Teatro Greco di Siracusa, 'Elena' non stecca alla prima ma non fa sold out
Non c'è sold out l teatro Greco di Siracusa alla prima di 'Elena', ma alla fine gli applausi ci sono. La tragedia di Euripide con la regia di Davide Livermore ha aperto quest'oggi la stagione teatrale 2019 promossa dalla Fondazione Inda. L’orchestra colma di acqua, uno Stige nero, luogo concreto e insieme visionario e uno sfondo cangiante di immagini di tutti gli elementi della natura, dal mare al cielo al cosmo infinito di stelle sono alcune delle fantastiche visioni di Livermore, in una tragedia, questa, rappresentata solo due volte a Siracusa. Una tragedia minore che per la trama e la versione ribaltata del mito, rientra nel tema scelto dal consiglio direttivo, dal consigliere delegato Mariarita Sgarlata e dal sovrintendente Antonio Calbi, quello delle “Donne e la guerra”. Un dramma commedia, questa “Elena” in cui Euripide, riprendendo la versione di Stesicoro di Himera, riabilita la figlia di Zeus e Leda. Paride non ha rapito Elena, ma un fantasma con le sue sembianze. La vera Elena si trova in Egitto, dove il re Teoclimeno intende sposarla a forza. Per sfuggirgli, Elena si rifugia in un luogo sacro dove incontra il naufrago Menelao, reduce da Troia con pochi soldati. Riconosciutisi, i due studiano un piano di fuga che li riporterà a Sparta secondo la volontà degli dei. Una guerra, quella tra Greci e Troiani basata sul nulla, su un’immagine e quindi inutile, per un’inquietante dialettica tra vero e falso, tra realtà e apparenza. A interpretare Elena è stata chiamata Laura Marinoni, che si esibisce davanti al pubblico delle rappresentazioni classiche per la quarta volta. Nel cast anche Viola Marietti (Teucro), Sax Nicosia (Menelao), Mariagrazia Solano (la Vecchia), Simonetta Cartia (Teonoe), Giancarlo Judica Cordiglia (Teoclimeno), Linda Gennari e Maria Chiara Centorami (messaggeri), Federica Quartana (la corifea), Bruno Di Chiara, Marcello Gravina, Django Guerzoni, Giancarlo Latina, Silvio Laviano, Turi Moricca, Vladimir Randazzo e Marouane Zotti (coro e Dioscuri). Scene dello stesso Davide Livermore, i costumi di Gianluca Falaschi. Le musiche di Andrea Chenna, che grazie ad un progetto di alta tecnologia ha fatto sì che, con particolari sensori, i movimenti degli attori diventino getti e zampillii dal suono armonico, affiancati dall’arpa. Uno spettacolo di grande suggestione e intensità, che di certo farà discutere e che verrà ricordato per l’originalità nell’interpretazione e rivisitazione di un testo classico.(fotoBallarino)
Anita Crispino