Giulio Regeni, spunta un supertestimone sul sequestro e l'omicidio al Cairo
Spunta un supertestimone nell'inchiesta sul sequestro e omicidio di Giulio Regeni in Egitto. Uno dei cinque funzionari del servizio segreto civile di Al Sisi, già sospettati del sequestro - raccontano Il Corriere della Sera e La Repubblica - avrebbe parlato del "ragazzo italiano". L'uomo non si sarebbe accorto di essere ascoltato da un testimone occasionale che ha compreso quanto detto perché conosce la lingua araba. Durante la conversazione al tavolo di un pranzo, l'ufficiale della security egiziana avrebbe confidato: "Regeni lo abbiamo sequestrato noi. Credevamo fosse una spia inglese". I pm romani hanno inviato una nuova rogatoria.