Il 25 Aprile, Mattarella: l'Italia ripudia razzismo e discriminazioni
"Il 25 aprile vede la luce l'Italia che ripudia la guerra e s'impegna attivamente per la pace. L'Italia che, ricollegandosi agli alti ideali del Risorgimento, riprende il suo posto nelle nazioni democratiche e libere. L'Italia che pone i suoi fondamenti nella dignità umana, nel rispetto dei diritti politici e sociali, nell'eguaglianza tra le persone, nella collaborazione fra i popoli, nel ripudio del razzismo e delle discriminazioni. Non era così nel ventennio fascista". Lo afferma il Capo dello Stato Mattarella a Vittorio Veneto. Non si fermano le polemiche tra gli alleati di governo. Di Maio, riferendosi a Salvini che ha scelto di essere a Corleone invece che alle cerimonie: 'Divide chi non vuole festeggiarlo'. Ma Salvini: 'Non sono a Corleone per un picnic'. Poi assicura: 'tranquilli fascismo, comunismo e nazismo non tornano'. E sulle dimissioni del sottosegretario Siri indagato Di Maio annuncia: 'se non si dimette lo chiederemo al governo'. Per Salvini la priorità è fare presto con le indagini.