Migranti, il ministro Salvini indagato a Siracusa per sequestro di persona
Il ministro dell'Interno Matteo Salvini è stato nuovamente iscritto nel registro degli indagati per il reato di "sequestro di persona commesso in Siracusa dal 24 al 30 gennaio 2019". Lo ha detto lo stesso Salvini a Monza spiegando che il procuratore Carmelo Zuccaro ha presentato una "contestuale richiesta di archiviazione".
"Il procuratore della Repubblica Carmelo Zuccaro mi comunica che ha inoltrato al tribunale dei ministri gli atti del procedimento penale 4665 nei miei confronti per i reati di cui agli articoli 81, 110, 605 comma 1,2,3 del codice penale". Zuccaro ha richiesto l'archiviazione ma "anche l'altra volta - ha ricordato - il procuratore aveva chiesto l'archiviazione. Sono nuovamente indagato ma ribadisco che finché faccio il ministro dell'Interno, i colleghi di governo possono dire quello che vogliono, i porti italiani sono e rimangono chiusi". "Possono aprire altri 18 procedimenti penali. Non cambio idea - ha concluso - e non cambio atteggiamento".
Il M5s intanto lo sfida proprio sul tema dei migranti. Di Maio sul Corriere della Sera dichiara che quella dei porti chiusi è una misura "solo occasionale" e lo invita a "convincere Orban e i suoi alleati in Europa ad accettare le quote di migranti che arrivano in Italia". Il ministro della Difesa Trenta chiarisce che "in caso di una nuova guerra in Libia non avremmo migranti ma rifugiati. E i rifugiati si accolgono". E il presidente della Camera Fico ribadisce: "I rifugiati non possono essere respinti. E' il diritto internazionale". Lui ribatte: "Per me i porti rimarranno chiusi. Sul controllo dei confini decido io".