Retata a Palermo contro la mafia nigeriana: 7 fermati
La Polizia di Stato ha eseguito tredici fermi, nell'ambito di un'operazione denominata "No Fly Zone" per disarticolare un clan nigeriano, denominato "Eiye", ramificato su tutto il territorio nazionale. I provvedimenti sono stati emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo nei confronti di cittadini nigeriani accusati di far parte di una associazione a delinquere di stampo mafioso, come dimostrano le indagini della Squadra Mobile di Palermo, che si sono avvalse di attività tecniche e soprattutto delle dichiarazioni di due collaboratori tra la comunità nigeriana. L'attività investigativa ha preso spunto dalla denuncia di una ragazza nigeriana vittima di tratta e di sfruttamento della prostituzione, che ha fornito agli agenti significativi elementi in ordine all'appartenenza agli Eiye del suo sfruttatore. Gli investigatori hanno individuato la casa di appuntamenti all'interno del quartiere storico di Ballarò ed avviato una capillare attività che ha consentito di ricostruire l'organigramma dell'associazione a livello locale, fino a giungere all'identificazione dei suoi vertici. Nel corso delle indagini sono stati documentati numerosi episodi violenti riconducibili al clan e alla sua capacità di imporsi sul territorio, nonché diverse attività illecite connesse allo spaccio di stupefacenti e alla prostituzione, principalmente localizzate nel quartiere Ballarò di Palermo.
Sono sette finora i fermati (su 19 indagati, 17 dei quali con provvedimenti di fermo) nell'operazione di polizia denominata "No fly zone". Si tratta di Osabuohien Ehigiator, detto Destiny, 31 anni; Paul Eboigbe detto Bugatti, 25 anni; Solomon V. Austin, 23 anni; Victor Aleh, 31 anni; Steven Okoin, detto Steve, classe 33 anni; Evans Atuke, detto Azoro, 27 anni; Richard Brown, 21 anni.