Reggina come la furia dell'Etna cala il tris al Catania e annienta le speranze
Non c'è tecnico che possa bastare a un Catania che al Granillo di Reggio Calabria viene travolto dagli amaranto ed incassa il tris. Forse tutte le colpe non erano dell'esonerato Sottil, perchè con Novellino dopo la doppia illusione di Catanzaro e Juve Stabia, quest'oggi i rossazzurri hanno dimostrato i loro limiti. Giocatori anziani non sempre al top e giovani che non sono di categoria per potere vincere il campionato. La Reggina ha giovato la partita della vita, infiammando i novemila che hanno affollato le gradinate.
Un 3-0 che è specchio fedele di una partita che, salvo dieci minuti del primo tempo, ha avuto un unico padrone del campo.
La Reggina vince ad ogni livello. In panchina: dove Drago dimostra di aver preparato al meglio la partita, scegliendo di affondare il colpo con i movimenti dei trequartisti tra le linee di Novellino.
In campo: dove Roberto Marino dimostra di essere tornato il giocatore della passata stagione, dove Bellomo e Strambelli sanno fare la differenza.
Nulla da eccepire su una partita perfetta praticamente di tutti. Dal primo all’ultimo, dodicesimo uomo in campo compreso. Adesso i play off non sono più un miraggio.
La partita, soprattutto per merito degli amaranto, risulta da subito piacevole. In mezzo al campo il mix di qualità e quantità assicurato da Zibert, De Falco e Marino pare fare la differenza, mentre nell’economia del gioco risulta decisivo lo spazio trovato tra le linee da Bellomo e Strambelli.
Chi fa bene è anche Doumbia che, da prima punta, mostra capacità di fare reparto da solo contro i tre centrali avversari ed è una giocata che nasce il vantaggio: il francese va a prendersi la palla nello spazio a destra e mette un traversone su cui la deviazione vincente di Strambelli fa esplodere un Granillo entusiasta.
Il Catania, per demeriti propri e meriti avversari, nel primo tempo non mostra una grande proposta offensiva. Ci sono uomini, però, che possono cambiare lo sviluppo di una partita con un tocco: è il caso di Lodi che manda in porta Bucolo, il destro ravvicinato è violento ma centrale, Confente para.
Un gol di scarto non assicura tranquillità alla squadra di Drago. Ci si attende la reazione degli etnei, ma in campo ancora una volta chi entra in campo con lo spirito giusto sono i padroni di casa. Al 47′ Doumbia supera Silvestri che lo atterra. Dal dischetto si presenta Bellomo che spiazza Pisseri.
Il Catania sembra tramortito, annichilito dalla verve di una Reggina, a tratti, straripante. Ed è un gol da urlo quello che vale il 3-0: Strambelli pennella un mancino che dal vertice destro dell’area di rigore si insacca sotto l’incrocio.
La Reggina avrebbe tante occasioni per il poker, ma il risultato non cambia. Nel finale espulso Curiale per gli etnei.