Strage di Bologna, appello di un gruppo di docenti al Copasir per accedere agli atti
Un gruppo di docenti e ricercatori universitari di diversi atenei d'Italia ed esperti di storia contemporanea lancia un appello al Copasir e al Tribunale di Bologna per "poter accedere alla consultazione di tutti i dispacci che tra la fine del 1979 e il 1980, il colonnello Stefano Giovannone inviò ai dirigenti del Sismi". Secondo i firmatari dell'appello "la liberalizzazione di queste carte e l'accesso alla loro consultazione, consentirebbe di dare il massimo di trasparenza e valore probatorio alle indagini e alle future sentenze del Tribunale di Bologna, che ha in corso il processo sulla strage del 2 agosto". Il colonnello Giovannone fu capocentro del Sid prima e del Sismi poi a Beirut e di lui parlò anche in due lettere Aldo Moro dalla sua prigionia. Per il gruppo di ricercatori (tra cui Salvatore Sechi, ordinario di storia contemporanea a Ferrara, Giuseppe Maione, docente di storia contemporanea a Bologna e Guidio Melis, ordinario della Sapienza di Roma) la strage del 2 agosto rientra nel contesto di un terrorismo "a testa multipla". Questo perché, sostengono i docenti, "nelle diverse interpretazioni che ne sono state date, avrebbe avuto come protagonisti sia organizzazioni di estrema destra sia organizzazioni arabo-palestinesi. Proprio per la loro ambiguità e incertezza - scrivono - la necessità di avere un accesso alla documentazione diventa sempre più urgente".