Presunta truffa Oikos, il Tribunale di Catania assolve tutti i cinque imputati
Il Tribunale monocratico di Catania, presieduto da Giuseppina Montuori, ha assolto, perché il fatto non sussiste, tutti e cinque gli imputati del processo per truffa per il mancato procedimento di selezione e pretrattamento di rifiuti che, nonostante non fosse stato eseguito dal 1 al 7 e dal 21 al 27 aprile del 2012 per un guasto, stato pagato dagli Enti che versavano rifiuti nella discarica dell'Oikos. Per tutti l'accusa aveva chiesto la condanna a un anno e sei mesi di reclusione. Imputati erano: Domenico Proto, legale rappresentante dell'Oikos, difeso dagli avvocati Piero Granata e Michele Ragonese; Veronica Puglisi, responsabile del piano sorveglianza e controllo della discarica, rappresentata dal penalista Walter Rapisarda; Alfio Spadafora, responsabile dell'impianto, e Giuseppe Lo Cicero, responsabile del tecnico del sistema informatizzato di gestione del flusso dei rifiuti, difesi dall'avvocato Michele Ragonese; e Gianfranco Cannova, funzionario regionale dell'Arta, assistito dal penalista Sergio Ziccone. Secondo l'accusa avrebbero "ricevuto nello stabilimento della Oikos in contrada Tiritì del Comune di Motta Sant'Anastasia rifiuti urbani indifferenziati" senza che, nei 12 giorni contestati dalla Procura, fossero "sottoposti ad un'operazione di pretrattamento prima del conferimento in discarica" per un "guasto tecnico" all'impianto. Non lo avrebbero comunicato ai committenti e avrebbero così "indotto in errore gli Enti locali e gli organismi di diritto pubblico" che "hanno effettuato pagamenti per servizi di pretrattamento in realtà mai effettuati procurando un ingiusto profitto di 79.405 euro" all'Oikos. Il Tribunale depositerà entro 90 giorni le motivazioni della sentenza di assoluzione di tutti gli imputati.