Migranti, la Mare Jonio a Lampedusa: autorizzato soltanto un punto di fonda
Nave 'Mare Jonio' di Mediterranea Saving Humans, con 49 migranti soccorsi ieri, si trova a ridosso di Lampedusa. E' stato autorizzato un punto di fonda in considerazione delle condizioni meteo e di quelle dei migranti che secondo il capo missione Luca Casarini "sono provati. Non e' stato autorizzato lo sbarco, abbiamo una bandiera italiana e lo chiediamo con forza". Secondo quanto ricostruisce la Ong, una unita' della Guardia di finanza che ha scortato la nave, avevo disposto l'arresto dei motori, ma Mare Jonio ha proseguito per garantire la sicurezza dei migranti. Successivamente e' sta autorizzato il punto di fonda. Per un migrante in particolare e' punto di fonda in rada, al riparo del maltempi.
E' stato fatto scendere un giovane di 25 anni, in condizioni serie, affetto da sospetta polmonite. Lo conferma all'Agi il medico Pietro Bartolo: "Lo abbiamo fatto scendere urgentemente. E' un caso grave e delicato che ha bisogno di cure immediate". La richiesta era stata avanzata stamane dal capo missione Luca Casarini, che descrive come "difficili" le condizioni soprattutto di alcune delle persone a bordo che hanno affrontato il mare in tempesta. Il team della nave di Mediterranea, che batte bandiera italiana, rinnova la richiesta di "sbarco per tutti". A bordo stamane e' salita la Guardia di finanza per accertamenti sulla documentazione di bordo e per verificare la situazione sul natante.
Resta ferma davanti a Lampedusa, a circa un miglio e mezzo dalla terra ferma, 'Mare Jonio', la nave di Mediterranea Saving Humans con a bordo 49 migranti soccorsi ieri al largo delle coste libiche e a cui e' stato vietato l'attracco. Tra loro 12 minori. Nonostante il divieto della Guardia di finanza, questa mattina, sul presto, l'unita' della Ong aveva deciso di proseguire verso Lampedusa per trovare riparo a causa del maltempo e delle condizioni delle persone a bordo, che il capo missione della Ong, Luca Casarini, definisce "difficili". Alla fine la Guardia costiera ha autorizzato un punto di fonda davanti all'isola: "Siamo andati avanti perche' sono tutti in condizioni difficili, sono stati male per il mare in tempesta - spiega Casarini - abbiamo chiesto un porto sicuro, ma non e' stato autorizzato lo sbarco: noi abbiamo una bandiera italiana e lo chiediamo con forza". Per uno dei migranti, affetto da sospetta polmonite, e' stata chiesta l'evacuazione medica. La Guardia di finanza e' salita per accertamenti e per esaminare la documentazione di bordo. La procura della Repubblica di Agrigento, secondo quanto apprende l'Agi, sta seguendo, "in costante contatto telefonico con la Capitaneria di porto e la Guardia di Finanza, l'evolversi della situazione". Al momento, secondo fonti vicine all'ufficio diretto da Luigi Patronaggio - il procuratore che ad agosto, in occasione del caso Diciotti, ha indagato Matteo Salvini per sequestro di persona - e dal suo vice Salvatore Vella, non e' stato aperto alcun fascicolo di inchiesta, "ma la situazione e' in continua evoluzione". Al vaglio degli inquirenti, in particolare, i contenuti delle comunicazioni via radio fra la Guardia di Finanza che aveva intimato l'alt, chiedendo di non avvicinarsi al porto di Lampedusa, e il comandante dell'imbarcazione che avrebbe disobbedito, decidendo di proseguire.
"Il porto e' aperto, non ci sono cannoni puntati", ha detto all'Agi il sindaco di Lampedusa Toto' Martello, che ricorda che sull'isola gli sbarchi non si sono mai fermati, "e' stato autorizzato l'ancoraggio? Non lo capisco... perche' non entrano?", chiede Martello, "il governo non si e' fatto vivo, come sempre, e neppure la nave. Noi siamo qui e il porto resta aperto".