Palermo, Sgarbi critica l'arcivescovo: "Scambia il suo ruolo con quello di Pm"
"L'arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice deve aver scambiato la funzione pastorale e la cura delle anime con la funzione laica di pubblico ministero. Non si spiega altrimenti la sua uscita contro un sacerdote, padre Mario Frititta, che fu già umiliato e arrestato da tale Giancarlo Caselli senza che gli fosse risparmiata, lui innocente, l'esibizione delle manette". Lo dice il deputato Vittorio Sgarbi commentando la vicenda dell'intervista fatta dal giornalista Salvo Palazzolo, e pubblicata da Repubblica, anche in video, in cui il carmelitano Mario Frittitta incalzato dalle domande sulla citazione del boss nella messa nella chiesa Santa Teresa della Kalsa ribatte dicendo anche: "Stia attento a come parla perchè altrimenti lei la paga perchè il Signore fa pagare queste cose". Lorefice ha criticato Frittitta ricordando che i valori del Vangelo sono inconciliabili con la mafia. "Il richiamo contraddittorio - dice Sgarbi - alla invettiva di Papa San Giovanni Paolo II, proprio nello spirito di padre Frittitta - convertitevi! - rivolta ai mafiosi, trasformata in una condanna implacabile ai peccatori mafiosi, contrasta con le parole di Santa Caterina da Siena in dialogo con Dio: 'Non si può ammettere che ci sia un uomo, per quanto infame e scellerato, che non possa avere con il pentimento la certezza del perdono. Cristo, che è morto per tutti gli uomini, vuole che, nella sua Chiesa, le porte del perdono siano sempre aperte a chiunque si allontani dal peccato'. E come iniziare a convertirsi - conclude - se non con la confessione e con il perdono di Dio?".