Autostrada, il tratto Cassibile-Rosolini pericoloso e in condizioni precarie
Il tratto dell’autostrada che da Cassibile porta a Rosolini, al servizio di tutto il territorio del sud-est siciliano comprendente buona parte delle province di Siracusa e di Ragusa, aperto al traffico nonostante le sue precarie condizioni, è sempre più pericoloso e va’ sistemato!
Questo, in sintesi, il contenuto del documento approvato dal consiglio direttivo dell’associazione Confronto che, tornando ad occuparsi dei decennali ritardi, più volte denunciati, per la realizzazione del raddoppio della Ragusa-Catania e del completamento della Siracusa-Gela, si è soffermato su questo tratto autostradale (anche a seguito del sopralluogo effettuato da una delegazione dello stesso direttivo accompagnata da alcuni tecnici), che, soprattutto nella corsia che va verso Rosolini, è reso particolarmente pericoloso dalle condizioni veramente precarie e, in alcuni punti , disastrosi dell’asfalto parecchio deformato. Una condizione peraltro confermata dai cartelli posti lungo le carreggiate per fissare i limiti di velocità giustificandoli espressamente proprio per la precarietà dell’asfalto e per gli sbalzi pericolosissimi che subiscono i mezzi in transito.
Col documento, trasmesso anche ai Parlamentari delle province di Ragusa e Siracusa ed ai Sindaci dei comuni più direttamente interessati (Modica, Scicli, Ispica e Pozzallo per la provincia di Ragusa e Cassibile, Avola, Noto, Rosolini, Pachino e Portopalo per la provincia di Siracusa) viene ancora una volta chiesto l’urgente e concreto intervento del CAS, Consorzio per le Autostrade Siciliane, per procedere alla sistemazione dell’importante arteria nell’interesse di un vastissimo comprensorio.
“Quello che si riscontra è paradossale – ha sottolineato Enzo Cavallo - Confidiamo in una decisa presa di posizioni da parte di tutti i rappresentanti politici ed istituzionali per la sistemazione di una strada di grande importanza e molto transitata . La pericolosità dell’arteria, segnalata in maniera sicuramente insufficiente, non può essere ulteriormente ignorata o comunque sottovalutata".