Latte, i pastori siciliani non si fermano: giovedì manifestazione a Vittoria
Subito un incontro con il presidente della Regione siciliana, ma senza le associazioni di categoria. Questa la richiesta dell'ala dura dei pastori siciliani che la scorsa settimana ha sversato migliaia di litri di latte a Poggioreale (Trapani) e a Enna e che si appresta a fare altrettanto giovedi' a Vittoria (Ragusa). Per stasera il governatore Nello Musumeci ha invitato alla presidenza della Regione l'Associazione italiana allevatori, Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri. "Proseguiamo per la nostra strada, non ci sentiamo rappresentati da loro - dice Domenico Bavetta, imprenditore agricolo di 37 anni, leader del movimento, "noi non andiamo perche' questi organi di categoria non ci hanno mai rappresentato nel modo giusto e non vogliamo sederci allo stesso tavolo con loro. Se il presidente Musumeci vuole parlare dei nostri problemi, dovra' ricevere solo noi pastori". Il malessere, sfociato nei giorni scorsi in numerose forme di dissenso, coinvolge allevatori delle province di Agrigento, Caltanissetta, Palermo e Trapani che rivendicano le stesse difficolta' dei colleghi sardi. "Non chiediamo contributi - prosegue Bavetta - vogliamo che venga fermato l'ingresso di prodotti esteri nel Paese che creano una concorrenza sleale. E che sia riconosciuto il giusto prezzo al nostro lavoro. Ci sono posti a Caltanissetta dove il latte viene pagato 65 centesimi, appesa 59 centesimi piu' Iva. Il presidente e l'assessore devono ascoltarci e aiutarci a sostenere la battaglia per rivedere i trattati europei". E ribadisce: "Giovedi' faremo un'altra manifestazione a Vittoria e chiunque si presentera' oggi alla presidenza della Regione non sara' un delegato dei pastori in rivolta".