Acate, alla Società Operaia il ricordo del sindacalista e politico Giovanni Fracanzino
La Società Operaia di Mutuo Soccorso Acate, l’unico sodalizio dove esiste ancora la “colletta”, il contributo in denaro che si dona ai familiari dei soci deceduti, ha consegnato una targa alla memoria di Giovanni Fracanzino, il popolare sindacalista e uomo politico (ex assessore) morto improvvisamente lo scorso mese di maggio.
La vedova, signora Isabella Di Martino e le figlie Alessia, Giulia e Fabiana hanno voluto devolvere tale somma allo stesso sodalizio, che in questo modo ha potuto potenziare il proprio impianto di videosorveglianza. Un gesto d’amore per il circolo fondato nel 1869, sicuramente il più trainante della Comunità iblea
In un’atmosfera di grande commozione il commissario, Ispettore Salvatore Cutraro, ha definito Fracanzino “persona di grande valore, sempre attiva e impegnata nel sociale e nella politica, la cui passione per il dialogo e il confronto lo rendevano un interlocutore apprezzato e stimato da tutti”.
Il professore Emanuele Ferrera ha ripercorse le tappe più salienti dell’esistenza di Fracanzino, mettendone in rilievo, anche attraverso ricordi personali, la straordinaria popolarità, l’impegno per i cittadini svantaggiati, la passione per la cultura che si faceva generosità.
L’ex assessore Giovanni Amarù ha ricordato come da dirigente del Consorzio di Bonifica, un tempo dell’Acate, Giovanni Fracanzino seppe offrire risorse a ogni amministrazione comunale, priva di mezzi economici, per interventi straordinari nel centro abitato e Marina di Acate.
La famiglia di Fracanzino lo ha ricordato così : “Credeva nei valori della nostra tradizione, nelle radici della nostra Comunità e nella forza della memoria condivisa, valori che costituiscono l’essenza della Società Operaia. Questo riconoscimento celebra il legame tra la sua la vita e la Comunità che egli ha tanto amato. Con tutto il cuore vi ringraziamo per questo gesto prezioso che permette alla sua memoria di continuare a vivere tra queste mura, simbolo eterno di unione e continuità”: