Incidente sul lavoro al palazzo di Giustizia di Potenza: morto operaio
Schiacciato da una vetrata che si stava apprestando a montare, al quinto piano del Palazzo di Giustizia di Potenza: è questa la più concreta delle ipotesi investigative che i Carabinieri stanno verificando per dare una spiegazione alla morte di Agostino Vita, 57enne, di Villa d'Agri di Marsicovetere (Potenza), dipendente della ditta di infissi che stava ultimando i lavori per l'ampliamento degli uffici dell'Ordine degli avvocati.
Una disgrazia avvenuta intorno alle 9 di una mattinata in cui la ditta esecutrice dei lavori aveva predisposto un montacarichi esterno per portare verso il tetto i lastroni di vetro.
E proprio all'interno della piattaforma è finito il corpo dell'operaio, inutilmente soccorso da un collega.
Sul corpo è stata disposta dal pm, Antonella Mariniello, l'autopsia, che chiarirà la causa della morte. Vita lascia la moglie - che, nell'apprendere la notizia della morte del marito ha avuto un malore ed è stata ricoverata in ospedale - due figlie e lo sgomento in una intera comunità che "perde un onesto lavoratore e un padre di famiglia esemplare", come ha detto il sindaco di Marsicovetere (Potenza), Marco Zipparri.
Sul tragico evento di Potenza è intervenuto il ministro della Giustizia Carlo Nordio che ha sottolineato come la sicurezza sul lavoro sia "un dovere cui dobbiamo attendere a tutela dei diritti fondamentali di ogni cittadino ed è una priorità assoluta per ogni Paese civile". "Ho fiducia nell'operato della magistratura - ha aggiunto il Guardasigilli - sulla rigorosa ricognizione delle condizioni di sicurezza che erano in atto in quel momento". Attaccano i sindacati, ricordando che dall'inizio dell'anno sono già sei le morti sul lavoro.
Il segretario della Cisl Vincenzo Cavallo parla di una tragedia "che poteva essere evitata" e quello della Cgil Vicenzo Esposito sottolinea come da tempo le organizzazioni sindacali chiedono "con forza che la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro vengano messi al centro delle azioni del Governo e delle imprese".
Secondo il segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli, che ricorda come l'aumento degli investimenti sulla sicurezza sia "tra le richieste prioritarie dello sciopero del 29 novembre", l'edilizia "si conferma in Basilicata il comparto a più alto rischio'". Sulla tragedia interviene anche l'arcivescovo di Potenza Davide Carbonaro. "Tutti noi - dice - abbiamo la responsabilità di garantire condizioni di lavoro sicure e dignitose, affinché la vita umana sia sempre tutelata".