Lo sciopero del 29 novembre, Cgil e Uil: ancora più ragioni in Sicilia
"Il 70% dei rapporti di lavoro è precario in Sicilia, con salari più bassi della media nazionale. Una lavoratrice o un lavoratore siciliano guadagna 6 mila euro in meno rispetto alla media italiana e questo ha conseguenze sulle pensioni, tra le più basse d'Italia Di fatto 250 mila lavoratori sono sotto la soglia della povertà". Sono dati diffusi da Cgil e Uil Sicilia, in vista dello sciopero generale del 29 novembre che vedrà per quel giorno una manifestazione regionale a Palermo con concentramento alle 9.30 in piazza Croci, dove si ritroveranno lavoratrici e lavoratori, pensionati, giovani, cittadini provenienti da tutta l'Isola per il corteo fino a piazza Verdi e i comizi. "Se il Paese ha tutte le ragioni per scioperare perché la manovra di bilancio del governo cambi- affermano i segretari generali regionali di Cgil e Uil Alfio Mannino e Luisella Lionti - queste ragioni sono ancora più forti in Sicilia. Dalla nostra regione- sottolineano i due esponenti sindacali - vanno via ogni anno 20 mila giovani, le energie migliori, in cerca di migliori opportunità di occupazione e di vita. Rischiamo oggi una desertificazione produttiva, con l'industria che cade a pezzi, e sociale- sottolineano- dalla quale sarà difficile riprendersi".