Miccoli fa pace con Maria Falcone: farà una scuola di calcio a Palermo alla Kalsa
Fabrizio Miccoli si e' impegnato con Maria Falcone e con la Fondazione da lei presieduta, intitolata alla memoria del fratello, per mettere su una squadra o scuola di calcio alla Kalsa, il quartiere di Palermo di cui sono originari i due magistrati uccisi dalla mafia nel 1992, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E' quanto emerso a conclusione della visita che l'ex calciatore di Perugia, Fiorentina, Juventus, Lecce e Palermo ha fatto ieri nel capoluogo dell'Isola. Un modo per riconciliarsi con la memoria del giudice assassinato a Capaci, che in una conversazione intercettata, risalente al 2011, Miccoli aveva oltraggiato, chiamandolo "quel fango". L'ex fantasista rosanero, che ieri e' stato anche allo stadio Barbera, dove il pubblico della Curva Nord lo ha osannato, aveva sempre detto - e lo ha ribadito ieri - di essere pentito di quelle parole. Maria Falcone ha accettato le scuse, invitando pero' Miccoli (che ha scontato tre anni e tre mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso) a fare qualcosa di concreto per la Kalsa, in cui oggi, a Palazzo Jung, la Fondazione ha la propria sede. Lui ha accettato e poiche' sa fare solo calcio, l'idea della scuola per togliere i bambini dalla strada e' la sua proposta. Della Kalsa tra l'altro e' originario Mauro Lauricella, il figlio del boss Salvatore, detto lo Scintilluni: fu parlando con lui che Miccoli si lascio' scappare quella frase irriguardosa contro Falcone e sempre con lui partecipo' all'estorsione ai danni di un imprenditore palermitano che viveva a Milano. Lauricella e' stato pure lui condannato.