Carceri, cerca di consegnare droga durante colloquio: arrestato a Palermo
Sabato si era presentato al carcere Ucciardone di Palermo per un colloquio con il familiare, a cui ha tentato di consegnare circa 100 grammi di hashish. La scena, però, non è sfuggita agli agenti della Polizia penitenziaria che lo hanno arrestato in flagranza. A renderlo noto è il Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che si congratula con il personale addetto al servizio per "la professionalità dimostrata ancora una volta, evitando che la droga entrasse nella disponibilità del detenuto, probabilmente anche per farne uso di ulteriori traffici illeciti". "E' del tutto evidente e palese - dice Donato Capece, segretario generale del Sappe - che il quotidiano rinvenimento di droga e telefoni cellulari in carcere assume un vero e proprio problema di sicurezza nazionale, che non può continuare a essere trascurato". "Schermare tutte le carceri della nazione, a cominciare dall'Ucciardone - aggiunge -, non è più differibile, così come anche prevedere che i detenuti tossicodipendenti scontino la pena in comunità per la disintossicazione e non in carcere. Al Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria rinnovo la richiesta di interventi concreti come, ad esempio, la dotazione ai reparti di Polizia penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica di ultima generazione per contrastare l'indebito uso di telefoni cellulari o ogni altra strumentazione elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani e kit di rilevamento di sostanze stupefacenti".