Pozzallo, sfregiato con una coltellata: 36enne preso dalla polizia di Modica
La Polizia di Stato ha eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per lesioni gravi e sfregio a carico di un pozzallese di 36 anni.
La volante unitamente al personale della squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Modica sono intervenuti presso il Pronto Soccorso dell’ospedale Maggiore di Modica per segnalazione al 112 di aggressione con arma da taglio in danno di un giovane - giunto in ambulanza al presidio sanitario – attinto brutalmente al capo innanzi l’uscio della sua abitazione sita nel comune di Pozzallo.
Il giovane, grondante di sangue era giunto vigile ed era stato immediatamente stabilizzato e sottoposto ad intervento chirurgico in quanto aveva riportato una vistosa e profonda ferita al volto, colpito da un fendente sferrato da soggetto a lui noto che gli aveva procurato un profondo taglio dalla fronte al mento, rimanendo miracolosamente illesi gli occhi.
Le indagini sono state immediatamente avviate dal Dirigente il Commissariato di Modica Lorenzo Cariola, presente sul posto, che unitamente ai suoi collaboratori ha ricostruito in pochissimo tempo la dinamica del grave reato ed ha individuato l’autore.
La certosina attività investigativa, prontamente condivisa con la Procura, si è caratterizzata per l’ascolto nella imminenza dei fatti del giovane ferito, delle persone che erano presenti a casa e dalla acquisizione delle telecamere installate in zona, tutti elementi oggettivi che hanno confermato il racconto della giovane vittima e la efferatezza della condotta dell’accoltellatore.
Questi si era presentato presso l’abitazione del giovane al fine di chiarire determinate dinamiche intercorrenti fra i due, aggredendolo con un forte pugno al volto immediatamente dopo che il trentottenne aveva aperto la porta. Ne era nata una colluttazione e l’odierno indagato aveva estratto dai jeans in modo repentino un coltello a scatto colpendo al capo l’aggredito, il quale a stento era riuscito a riparare a casa e dove era stato soccorso dai famigliari che avevano richiesto l’intervento dell’ambulanza. L’aggressore quindi si era dileguato facendo perdere le proprie tracce.
L’operato dei medici si è rivelato provvidenziale ed al malcapitato è stato letteralmente ricucito il volto con oltre 40 punti di sutura.
E’ apparso evidente sin dall’inizio, tuttavia, che gli esiti della coltellata sarebbero stati deformanti, tant’è che il ragazzo ha subito lo sfregio permanente del viso con ripercussioni anche psicologiche oltre che estetiche.
Solo il caso ha voluto che non siano stati attinti gli occhi con probabili sviluppi ancora più gravi, financo mortali.
Fra l’altro, il grave ferimento in questione era stato preceduto da una coltellata alla mano, più lieve, inferta alla vittima dal medesimo aggressore ad agosto ed è avvenuto a soli 5 giorni dalla liberazione dell’indagato, il quale era già ristretto in carcere per altra causa, avendo numerosi precedenti di polizia e giudiziari per lesioni, porto abusivo di armi e stupefacenti.
A conclusione della tempestiva indagine condotta dai poliziotti, il G.I.P su richiesta della Procura della Repubblica di Ragusa, ha emesso una ordinanza di custodia cautelare a carico del trentaseienne che arrestato dagli Agenti e stato condotto nella Casa Circondariale di Ragusa al fine di impedire una ulteriore escalation di violenza