Modica, "La biblioteca dei fisici scomparsi": presentato l'ultimo romanzo di Barbara Bellomo
La storia verosimile delle persone si intreccia con gli accadimenti della storia e diventa il canovaccio dell’ultimo lavoro di Barbara Bellomo, “La biblioteca dei fisici scomparsi”, sesto romanzo della scrittrice catanese. Il libro è stato presentato martedì alla Fondazione Grimaldi di Modica, per iniziativa della stessa Fondazione, dell’Accademia Gioenia di Catania, della Fondazione Salvatore Calabrese, il cui presidente, Luigi Calabrese, ha dialogato con l’autrice.
Barbara Bellomo, che rivendica con orgoglio il suo ruolo di docente, per la sua narrazione si avvale della preziosa "collaborazione" della bibliotecaria dell’Istituto di via Panisperna, a Roma, che la guida in un mondo dove non ci sono solo scoperte scientifiche che avrebbero cambiato la storia ma, anche, personaggi di grande umanità. La scrittura della “professoressa” Bellomo rivela uno stile pacato e comprensivo, frutto – come ha sottolineato l’autrice – del contatto giornaliero con gli studenti ai quali si deve parlare con linguaggio semplice e diretto. E la descrizione dei personaggi del romanzo e dei luoghi dove si muovono, rivela un altro aspetto della scrittrice Barbara Bellomo: i romanzi non nascono “in serie”, ma sono meditati. Non è, insomma, una produzione frenetica, ma ponderata, scandita dal tempo della riflessione e della elaborazione interiore.
Con “La biblioteca dei fisici scomparsi” Barbara Bellomo racconta un episodio su cui non è mai stata fatta piena luce: la scomparsa di Ettore Majorana. E da qui parte la ricostruzione dell’ambiente dell’istituto di via Panisperna in cui giovani ricercatori italiani fecero scoperte eccezionali nel campo della fisica nucleare.
E la “Bibliotecaria-Bellomo” mette l’accento narrativo su date e oggetti significativi: il 1954, ad esempio, la morte di Enrico Fermi, e l’incontro della protagonista con Leonardo Sciascia che scriverà un saggio su Majorana. E, poi, il simbolismo di alcuni oggetti che ricorrono nel libro: lo specchio, le foto, un testo di Pirandello, l’anello, una valigia di cartone con le fibbie di cuoio. Tanti particolari che spetterà al lettore mettere in fila per farsi catturare dal mistero Majorana, e non solo. Simboli e oggetti che appartengono ai protagonisti de “La biblioteca dei fisici scomparsi”: personaggi con la loro storia che si intreccia con la storia del mondo.
C.I.