Truffa del Superbonus 110%, arrestato un ingegnere - imprenditore a Palermo
Un ingegnere imprenditore edile è stato arrestato dalla guardia di finanza come disposto dal gip di Palermo perché accusato di avere truffato sul superbonus e sul sismabonus usufruendo dell'agevolazione del 110%.
Secondo la procura le ristrutturazioni di sette immobili tra Palermo e Trapani alcune in località turistiche sono iniziate ma sono state sospese bruscamente.
Il professionista si trova ai domiciliari accusato a vario titolo di truffa ai danni dello stato, false asseverazioni rilasciate dal tecnico abilitato, emissione di fatture per operazioni inesistenti e indebita compensazione di crediti di imposta inesistenti. Con lo stesso provvedimento il gip ha disposto il sequestro preventivo di crediti per un milione e 600 mila euro e il sequestro per equivalente di un milione e 22 mila euro .
Le indagini sono state condotte dalle fiamme gialle della tenenza di Carini, dopo la denuncia di un cittadino che aveva incaricato il professionista di alcuni lavori. L'imprenditore ha rivestito personalmente e attraverso le sue società la qualifica di ingegnere progettista, direttore dei lavori, general contractor per acquisire crediti e ottenere pagamenti. Una volta ottenuto da privati o condomini l'incarico, l'indagato ha affidato i lavori a una ditta di costruzioni a lui stesso riconducibile e proposto ai clienti di avvalersi delle misure agevolative volute dal legislatore per l'efficientamento energetico e riduzione del rischio sismico.
Dopo aver avviato le "ristrutturazioni" e presentato presso gli uffici competenti tutta la documentazione necessaria, il professionista avrebbe attestato, secondo l'accusa, con false dichiarazioni degli stati di avanzamento lavori, all'agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile e agli uffici fiscali, di aver maturato un credito d'imposta che ha poi incassato presso gli istituti bancari. Con il provvedimento in esecuzione all'indagato sono state sequestrate 7 unità immobiliari, 7 automezzi, quote societarie e altre disponibilità finanziarie a lui riconducibili.
L'imprenditore arrestato dalla Guardia di Finanza accusato di aver truffato sulle ristrutturazione con il superbonus è l'ingegnere Pietro Cutrona. L'attività eseguita, nell'ambito delle indagini delegate dalla Procura "è finalizzata a impedire la monetizzazione, ovvero la compensazione, di crediti fittizi e la dispersione delle risorse per garantire la corretta destinazione degli stanziamenti pubblici, soprattutto laddove finanziati dal Pnrr, a sostegno delle famiglie e delle imprese", afferma una nota delle Fiamme gialle.