La strage di Altavilla, nelle foto del Ris gli strumenti delle torture
Il prossimo 13 novembre, davanti al gip di Termini Imerese, si conoscerà l'esito della perizia psichiatrica disposta su Giovanni Barreca, l'uomo accusato di avere ucciso, insieme alla figlia di 17 anni e a una coppia di amici, Massimo Carandente e Sabrina Fina, ad Altavilla Milicia, la moglie Antonella Salamone e i due figli Kevin e Emanuel di 16 e 5 anni al culmine di un folle rito che avrebbe dovuto liberare la famiglia da una presunta possessione del demonio.
La perizia è stata chiesta dalla Procura e dall'avvocato di Barreca, Giovanni Barracato.
Una settimana prima, il 7 novembre, il gip Nicola Aiello, che processa la ragazza, potrebbe disporre una perizia psichiatrica sulla giovane indagata.
Nei giorni scorsi i carabinieri del Ris sono tornati nella villetta in cui si è consumata la strage per eseguire nuovi rilievi.
Le foto, scattate dai militari, mostrano gli utensili del camino e le padelle usate per torturare le vittime. Nelle immagini anche le scritte religiose sui muri fatte dalla figlia minorenne. "Le iscrizioni le ho fatte io - ha riferito la ragazza agli inquirenti -Massimo e Sabrina lo avevano detto a mio padre e mio padre lo ha detto a me, questo è avvenuto prima che accadesse tutto. Avevano detto che sarebbe stato importante leggerle".