Palermo, non può pagare 188 mila euro al fisco: debito cancellato
Negli anni in cui è stato titolare di un'attività nel settore della ristorazione aveva accumulato debiti con l'Agenzia delle entrate per 187.894 euro: ricorrendo a una delle procedure previste dal Codice della crisi d'impresa e dell'insolvenza ha ottenuto dal Tribunale di Palermo un provvedimento che di fatto riconosce l'impossibilità oggettiva di onorare i suoi debiti che, dunque, sono stati cancellati.
Protagonista della vicenda è un palermitano di 56 anni che nella procedura di esdebitazione è stato rappresentato dall'avvocato Manuela Marullo.
"Il Codice della crisi ha inglobato la cosiddetta legge salva-suicidi - dice il legale - la normativa prevede che, una volta accertata la sussistenza di una serie di condizioni specifiche, possa essere concessa l'esdebitazione della persona fisica ritenuta meritevole, che dunque non ha determinato quella situazione per colpa o dolo".
Tra le motivazioni del provvedimento del giudice Giulio Corsini, della quarta sezione civile del Tribunale, si evidenzia come "il ricorrente non sia, allo stato e nemmeno in prospettiva futura, in grado di offrire alcuna utilità diretta o indiretta ai suoi creditori".