Truffa all'Ue, nel Trapanese 14 misure cautelari: arrestato pure l'ex senatore Papania
Il gip di Trapani Giuseppe Corleo ha disposto il divieto di dimora nelle province di Trapani e Palermo per l'ex senatore Antonino Papania ex senatore, 65 anni, Manfredi Vitello, 52 anni, e Mario Castelli, 70 anni. Per Angelo Rocca, 40 anni, il divieto di dimora nella provincia di Trapani e il divieto di contattare la pubblica amministrazione e esercitare impresa o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. Per Filippo Tilotta, 76 anni, il divieto temporaneo di esercitare impresa o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese. Con lo stesso provvedimento ha disposto il sequestro preventivo di 714 mila euro nella disponibilità di Antonino Papania, Filippo Tilotta e Manfredi Vitello e all'ente di formazione Cesifop di Palermo. Altri 232 mila euro nella disponibilità di Angelo Rocca e infine 50 mila euro nella disponibilità di Mario Castelli o all'ente di formazione Ires di Palermo.
Il gip di Marsala Annalisa Amato ha disposto gli arresti domiciliari per Antonino Papania, Angelo Rocca, Ignazio Chianetta e Manfredi Vitello. Il divieto di dimora per Maurizio Michele Accardi, 58 anni, Sara Accardi, 35 anni, Pellegrino Guglielmo Ferrantelli, 76 anni, Vanessa Titone, 51 anni, Vincenzo Monteleone, 66 anni, Antonio Giancana, 25 anni.
Il divieto di esercitare uffici direttivi e imprese a Ignazio Chianetta e Manfredi Vitello. Il divieto di esercizio di funzioni di consigliere comunale a Maurizio Michele Accardi, Guglielmo Pellegrino Ferrantelli, Vanessa Titone, Vincenzo Monteleone, Antonio Giancana.
Un sequestro da 9 milioni, 4 provvedimenti di arresti domiciliari e misure interdittive: è il bilancio di una indagine della Procura Europea e dei pm di Marsala su un giro di corruzione e su una frode all'Ue che vede coinvolto l'ex senatore Antonio Papania, tra i destinatari del provvedimento restrittivo, e alcuni consiglieri comunali.
L'inchiesta riguarda due centri di formazione.
Gli indagati avrebbero utilizzato indebitamente più di 8,7 milioni di euro del Fondo sociale europeo (Fse) destinati alla formazione professionale.