Fermato uno scafista, dalla Libia a Lempedusa 11 mila euro per il viaggio
I poliziotti delle Squadre Mobili di Palermo ed Agrigento hanno eseguito il decreto di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di un cittadino egiziano ritenuto responsabile, con altri indagati in corso di identificazione, di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina nella forma aggravata.Il provvedimento restrittivo, eseguito in provincia di Milano, è stato adottato nell'ambito di una complessa attività d'indagine, avviata dai citati Uffici Investigativi e coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, concernente un presunto sodalizio criminale, a carattere trasnazionale, dedito al traffico di migranti, prevalentemente di nazionalità egiziana.Il network si avvarrebbe del supporto operativo di alcuni trafficanti operanti in Libia in qualità di gestori delle safe house dove i migranti vengono reclusi, torturati e destinati al successivo trasferimento verso le coste italiane, previo pagamento della quota dovuta.In questo contesto sarebbero emerse le gravi responsabilità a carico dell'odierno indagato, il quale avrebbe organizzato, in maniera seriale e per motivi di lucro, il viaggio illegale di un numero indefinito di suoi connazionali, partiti dall'Egitto e giunti a Lampedusa a far data dal 2022.Dagli approfondimenti investigativi è emerso, inoltre, che il costo del singolo viaggio per l'Italia ammonterebbe a circa 11.000 euro, prezzo che poteva essere scontato in ragione dell'amicizia col favoreggiatore.