Stabilizzazione Asu siciliani Beni culturali, i sindacati: dal Governo Schifani solo spot
Tornano sul piede di guerra gli ASU (Attività socialmente utili) impiegati nel settore Beni culturali della Regione. La protesta nasce, ancora una volta, dalla mancata stabilizzazione di questo personale sempre in attesa di risposte certe dal Governo regionale. Le organizzazioni sindacali di categoria (CGIL FP, ALE-UGL, UGL A. SICILIA, CONFINTESA e COBAS-CODIR) denunciano un atteggiamento "indefinibile" della Regione Sicilia e si rifanno a quanto promesso dalla Presidenza regionale dopo lo sciopero di agosto.
"I sindacati, al culmine delle settimane di sciopero dell’estate scorsa degli ASU - si afferma in una nota - dando fiducia alla Presidenza della Regione per l’esito dell’incontro del 6 agosto scorso, avevano sospeso lo sciopero. La Presidenza, infatti, aveva comunicato delle possibili ipotesi per la stabilizzazione di questi lavoratori, chiedendo qualche settimana di tempo per sviluppare e comunicare tempi e modi di stabilizzazione ed aggiornando l’incontro all’ultima decade di settembre.
L’Assessore alla Funzione Pubblica, Andrea Messina, presente anche all’incontro del 6 Agosto, il 9 Agosto scorso aveva testualmente dichiarato a mezzo stampa “Il governo Schifani ha già individuato due possibili opzioni già prospettate alle rappresentanze sindacali presenti all’incontro. Abbiamo assunto l’impegno formale di convocare un nuovo tavolo di lavoro nella seconda metà di settembre per trovare una soluzione in grado di condurre all’attesa stabilizzazione. Siamo consapevoli delle difficoltà di questi lavoratori e delle loro famiglie che si trovano, ormai da troppo tempo, in uno stato di precarietà che non garantisce stabilità e serenità lavorativa. Ringrazio le organizzazioni sindacali che, con buon senso e spirito di collaborazione, hanno compreso l’esigenza di scongiurare disservizi operando nell’interesse della Sicilia».
“L’unica certezza-che ha dato il Governo Regionale – dicono ora i sindacati – da quel momento è di non aver mantenuto gli impegni assunti, stante che è già trascorsa la prima settimana di ottobre ed allo stesso tempo di aver ignorato volutamente le richieste d’incontro inviate dalle organizzazioni sindacali il16 e il 26 Settembre".
"E' inammissibile che il Governo Schifani, con i soliti spot mediatici, metta fine al precariato in Sicilia, ma nella realtà continui a prendersi gioco dei circa 250 ASU che utilizza direttamente, i quali garantiscono servizi essenziali all’interno dei vari siti culturali presso cui sono dislocati. Il Governo Schifani dimostri di essere all’altezza del proprio ruolo senza ulteriori indugi e smetta di mortificare lavoratori, organizzazioni sindacali ed i siciliani che gli hanno dato fiducia all’ultima tornata elettorale! Chiediamo ancora una volta, come concordato il 6 Agosto, che il Governo convochi immediatamente le Organizzazioni Sindacali e prospetti una soluzione seria, definitiva e possibile per questa platea”.