Messina, nave Elio di C&T pronta a navigare con Gas naturale liquefatto
"I nostri tecnici hanno lavorato per giorni, sia a bordo che sulla banchina, per la perfetta riuscita di un'operazione complessa in sé e oltre tutto per noi anche relativamente nuova. Siamo oggi naturalmente molto soddisfatti per il fatto che tutto è andato per il meglio e perché finalmente la nostra Elio è pronta a navigare nello Stretto usando Lng piuttosto che il più convenzionale gasolio. È per noi un successo che va oltre l'episodio e per il quale vogliamo ringraziare anche i tecnici e i responsabili dell'AdSP, della Capitaneria di Porto e dei Vigili del Fuoco che hanno assicurato un supporto attento e continuo". Con queste parole Pietro Franza, AD del Gruppo Caronte & Tourist - ha commentato il primo rifornimento di Gas Naturale Liquefatto (Lng) per la Elio, effettuato ieri, presso il Molo Norimberga del porto di Messina dopo alcuni giorni dedicati ad una serie di obbligatorie operazioni preliminari. Sono passati sei anni da quando la Elio, ammiraglia del Gruppo Caronte & Tourist, è entrata in linea con i galloni di prima nave bi-fuela solcare le acque del Mediterraneo. Sei anni nel corso dei quali, tuttavia, la nave non ha mai potuto navigare bruciando Lng se non nel viaggio dal cantiere turco di costruzione a Messina. L'assenza di un deposito per lo stoccaggio dell'Lng nell'area dello Stretto - ha più volte denunciato Caronte &Tourist - ha impedito il regolare approvvigionamento non solo per le navi ma anche per le flotte di Tir in transito tra le due sponde dello Stretto che sempre più numerose stanno riconvertendosi all'Lng abbandonando il gasolio. Già quattro anni fa, la Compagnia aveva chiesto l'autorizzazione per realizzare a proprie spese, a Tremestieri, un distributore d iLng con annesso un piccolo deposito. Senza questa struttura le navi di C&T che potrebbero essere alimentate anche con Lng (oltre la Elio ci sono la Nerea, la Pietro Mondello che sarà consegnata a brevissimo e un'altra unità) continueranno ad avere problemi di approvvigionamento. Perché è chiaro - spiegano inC&T - che in assenza di un deposito far giungere alla bisogna l'Lng via terra, tramite autocisterne, risulterà antieconomico e dunque improponibile, almeno fin quando le quotazioni del gas non si stabilizzeranno al ribasso.