Ragusa, commissario capo Rosalba Capaccio va in pensione
La Questura di Ragusa ha salutato il Commissario Capo Rosalba Capaccio che ha raggiunto il traguardo della pensione ed ha lasciato il servizio dopo “numerosissimi anni” passati nella famiglia della Polizia di Stato, da ultimo come Funzionario addetto presso la Squadra Mobile, l’Ufficio investigativo della Questura.
Nata a Taranto, il Commissario Capo Capaccio ha iniziato la sua carriera da Agente nel lontano 1986 quando è entrata a far parte della Polizia di Stato e dopo un triennio trascorso a Roma presso il Commissariato “Monte Mario”arriva a Ragusa da Vice Ispettore nel 1989 dove presta servizio presso la Squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di P.S. di Vittoria e e dove permane fino al 1994.
Dal 1993 fino al 2008 ha ricoperto incarichi vari presso la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, L’Ufficio di Gabinetto e l’Ufficio del Pesrsonale della Questura di Ragusa.
Nel 2008 è stata nominata Dirigente delll’Ufficio del Personale che ha diretto fino al 2014. In questi anni ha assunto anche la direzione di diversi e delicati servizi di ordine pubblico.
Nel 2014 è stata assegnata alla Squadra Mobile della Questura di Ragusa dove ha ricoperto l’incarico di Responsabile della Terza Sezione che si occupa di reati contro la persona ed in particolare di violenza di genere e reati ai danni delle cosiddette fasce deboli.
Nel 2018 Dopo avere superato il concorso interno per Commissario della Polizia di Stato, ha assunto l’incarico di Vice Dirigente della Squadra Mobile dedicandosi sempre in partcolar modo alla violenza di genere.
Nel corrente anno, ha assunto anche l’incarico di funzionario addetto della Divisione Anticrimine, occupandosi di minori e misure patrimoniali.
E’ stato un momento delicato e di grande commozione ed il Questore della Provincia di Ragusa Vincenzo Trombadore, nel discorso di commiato, ha ricordato l’attaccamento al dovere di Rosalba Capaccio, stimata da tutti i colleghi, sia come persona che come poliziotta che non si è mai tirata indietro davanti ad un servizio o ad un’attività improvvisa, non facendo mai mancare la sua collaborazione.