Colpo agli Hezbollah, morto Nasrallah in raid Israele a Beirut
Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, è stato ucciso nei raid israeliani di ieri a Beirut. Ad annunciarlo per prime le forze di difesa di Tel Aviv, come riportano media locali tra cui il Times of Israel e il Jerusalem Post. "Nasrallah non sarà più in grado di terrorizzare il mondo", si legge in un post su X. "Nuovo ordine" il nome dell'operazione delle Idf scattata con l'obiettivo di uccidere il leader sciita.
"E' semplice il messaggio per chiunque minacci i cittadini dello Stato di Israele. Sappiamo come raggiungervi". Queste le parole del capo di Stato Maggiore delle forze israeliane, Herzi Halevi, dopo la notizia dell'uccisione del leader degli Hezbollah libanesi. "Non abbiamo esaurito tutti i mezzi a nostra disposizione", ha poi aggiunto.
"Nasrallah è stato uno dei più grandi nemici di Israele di tutti i tempi. Ha rappresentato una minaccia per i cittadini israeliani per decenni e la sua eliminazione rende il mondo un posto più sicuro", ha quindi affermato il portavoce delle Idf, Daniel Hagari, commentando in un punto stampa l'uccisione. "Non è finita, Hezbollah ha altre capacità", ha aggiunto, sottolineando che gli aerei israeliani stanno attualmente colpendo obiettivi dell'organizzazione in Libano.
Nasrallah, "meritava" di morire, ha dichiarato via social il ministro degli Esteri israeliano, Israel Katz, sottolineando che "l'eliminazione dell'arciterrorista Nasrallah è una delle azioni antiterrorismo più giustificate che Israele abbia ai condotto". Secondo il capo della diplomazia israeliana, Nasrallah "meritava" di essere ucciso "ed è una cosa buona che sia stato fatto".
Anche Hezbollah ha confermato l'uccisione del suo leader, riferiscono tutti i principali media in lingua araba, citando una nota dell'organizzazione libanese sostenuta dall'Iran. "La leadership di Hezbollah è impegnata a continuare la jihad contro il nemico, a sostegno di Gaza e della Palestina e in difesa del Libano", riferisce l'organizzazione sciita alleata dell'Iran nella nota.
In un comunicato letto in diretta sulla tv al-Manar, che subito dopo ha sospeso la diretta dal luogo del raid alla periferia sud di Beirut per trasmettere preghiere islamiche, Hezbollah ha quindi annunciato che "il capo della resistenza"Nasrallah "si è trasferito al fianco del suo Signore come un grande martire".
"Si è unito alla carovana dei martiri di Karbala" e "ai suoi compagni, i martiri immortali di cui ha guidato la marcia per 30 anni, conducendoli di vittoria in vittoria", ha aggiunto l'organizzazione, ricordando che Nasrallah prese la guida del movimento nel 1992 e lo condusse alla "liberazione del Libano nel 2000" e poi alla "vittoria del 2006" nella guerra dei 33 giorni.
Chi era Nasrallah
Nasrallah era nato il 31 agosto 1960 in una modesta famiglia di nove figli nella capitale libanese. La sua famiglia proveniva dal villaggio di Bazouriyé, nel sud del Libano. Da adolescente aveva studiato Teologia nella città santa sciita di Najaf, in Iraq, ma aveva dovuto lasciare durante le repressioni contro gli sciiti guidate dall'allora presidente iracheno Saddam Hussein