G7 Agricoltura, 15 mila infortuni in 7 mesi: protocollo Inail - Masaf
Nei primi sette mesi del 2024 sono stati 14.922 gli infortuni denunciati nel settore agricoltura. A questi dati si aggiungono 9.779 denunce in ambito nazionale, per infortuni legati alla trasformazione di prodotti agricoli e alimentari in ambito industriale secondo la classificazione Ateco. Sono i dati resi noti dall'Inail, in questi giorni presente, con uno stand in piazza Archimede a Siracusa nell'ambito del G7 Agricoltura. "Questa sede, oltre, a una bellissima vetrina per far vedere quello che facciamo è anche un punto di contatto e di collegamento. Siamo già in contatto anzitutto col Ministero per l'Agricoltura, con il ministro Lollobrigida, con cui abbiamo già una collaborazione da lungo tempo- spiega il Presidente nazionale Inail Fabrizio D'Ascenzo - Stiamo portando avanti un protocollo di collaborazione ufficiale per far sì che tutto questo patrimonio informativo possa essere trasmesso tramite delle associazioni a tutti gli interessati. La cosa importante è far circolare le notizie, far capire che gli ausili ci sono e che se si adottano, si possono evitare incidenti". Presente a Siracusa anche il direttore regionale Inail della Sicilia, Giovanni Asaro. "Dei 14.922 infortuni denunciati nel settore agricoltura, il 6,8% (pari a 1029) è avvenuto in Sicilia- dice Asaro- A questi dati si aggiungono 241 in Sicilia per infortuni legati alla trasformazione di prodotti agricoli e alimentari in ambito industriale secondo la classificazione Ateco". "Purtroppo i dati che noi registriamo mensilmente parlano di un lieve incremento- aggiunge il Presidente nazionale D'Ascenzo - Questo lieve incremento è spiegabile con tutta una serie di ragionamenti che sono legati anche ad esempio alle malattie professionali, che non sempre vengono tenute in considerazione. Perché spesso si bada più all'incidente serio che non alla malattia professionale che invece è un ambito che va tenuto in considerazione, e su cui in quel caso l'incremento dei numeri delle malattie professionali è derivante anche dal fatto che si sono scoperte più malattie professionali rispetto al passato. Si fa più prevenzione e quindi si cerca di intervenire prima piuttosto che dopo quando ormai la malattia si è manifestata non si può più fare nulla". Questa mattina a fare visita allo stand è arrivato anche Walter Rizzetto, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei deputati.