G7 Agricoltura, Lollobrigida: " Siracusa torna centrale come nella Magna Grecia"
"Non conosco alcuna colonia dell'antichità che un popolo nobile come i greci definirono più grande della loro terra per la capacità di produrre buon cibo: la Sicilia, l'ovest della Puglia e il sud della Calabria. E la chiamarono, non a caso, Magna Grecia. Siracusa è la città più antica, fu rivale per bellezza e forza politica di Atene, che non riuscì mai a conquistarla. Seppe resistere ai romani e mantenere un'identità forte durante l'Impero, fu capitale siciliana fino all'avvento degli arabi. Su Wikipedia ho pure scoperto che per un breve periodo fu pure capitale dell'Impero bizantino. Siracusa è un posto dove si sono stratificate in maniera visibile tutte le contaminazioni che l'Italia ha avuto la fortuna di avere in tre millenni", "Siracusa è il cuore del Mediterraneo", "i G7 si sono svolti in 18 posti diversi, ma io ho scelto la Sicilia e Siracusa in particolare per queste ragioni e per quello che può offrire oggi al di là del martirio della siccità". Lo afferma il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida in una intervista a La Sicilia. "Il problema sono le infrastrutture - prosegue -: per decenni sulla Sicilia si sono rimbalzati progetti mai realizzati. È mancata la pianificazione, che invece oggi, con il nuovo commissario per l'acqua, assieme a Regione e Mit, stiamo non solo realizzando, ma anche velocizzando", "stiamo velocizzando le risposte concrete: come accumulare l'acqua, come non disperderla in rete, come attivare i desalinizzatori, come realizzare i pozzi, come creare infrastrutture che permettano una sana distribuzione dell'acqua, anche pensando al riutilizzo dei reflui così come fanno benissimo in Israele. E questa la risposta strutturale. È ovvio che dobbiamo anche dare risposte sulla crisi: io ho stanziato 15 milioni che arriveranno agli agricoltori e allevatori siciliani colpiti dalla siccità". Ha annunciato un G7 "aperto e inclusivo"… "Ci sarà un'intera parte di città coinvolta, migliaia di visitatori in giro. Sarà una festa". Presenti dieci governi africani e alla luce del piano Mattei il ministro evidenzia che "con i Paesi africani è nato un rapporto nuovo. Oggi se parli con un interlocutore africano e gli chiedi di cosa ha bisogno, quello si infastidisce. Ma di che hai bisogno tu? Noi, ci dice, abbiamo l'età media più bassa del pianeta, il 60 per cento delle terre arabili. Tu, Italia, ci puoi dare la ricerca e la formazione in una partnership che può far crescere tutti. Aggiungo: Siracusa è anche congiunzione fra terra e mare, simbolo delle produzioni d'eccellenza dell'agricoltura e pure della pesca, che per la prima volta entra nel G7". Evidenzia infine che "molte delle strutture del G7 a Siracusa resteranno: grandi giardini, installazioni. Ma spero che questa possa essere la dimostrazione, davanti al mondo intero, che si può sviluppare un grande evento, che, voglio esagerare, non è secondo all'Expo di Milano dal punto di vista della tipologia espositiva e dell'impatto. È un'altra delle sfide di G7 ed Expo a Siracusa. In Italia abbiamo un sistema fieristico sbilanciato sul Nord. Nel Mezzogiorno ci sono Napoli e Bari, che rispetto alla Sicilia è comunque come se fossero a Milano. La Sicilia non ha un sistema fieristico: non ha grandi strutture, non ha padiglioni, ma ha una condizione climatica e delle bellezze eccezionali per cui si può puntare su grandi eventi all'aperto".