Confcommercio Modica, Moncada: l'arrivederci all'estate di Marina occasione di incontri e non di scontri
Confcommercio Modica si sta spendendo per contribuire all’organizzazione di eventi finalizzati a destagionalizzare il turismo. In questo senso è stata accolta di buon grado la proposta proveniente dall’amministrazione comunale, con il sindaco Maria Monisteri, e dall’on. Ignazio Abbate, nella sua qualità di presidente della prima commissione all’Ars, di collaborare, assieme ad altre associazioni di categoria, all’iniziativa dell’Arrivederci all’estate che si è tenuta sabato scorso a Marina di Modica. “E’ stata prevista una serata che si doveva concludere con dei giochi pirotecnici sempre molto apprezzati dalla maggioranza dei cittadini – spiega il presidente sezionale Confcommercio Modica, Giorgio Moncada – La serata di musica è andata veramente bene con molta gente in piazza e con una atmosfera di grande apprezzamento da parte degli intervenuti e anche da parte dei commercianti della riviera modicana. Purtroppo, le avverse condizioni atmosferiche non hanno permesso di chiudere l’avvenimento con gli attesi fuochi. Pazienza. Il nostro intento era e rimane sempre uno solo: una città viva dove il commercio possa sempre contribuire a rendere la città accogliente ed effervescente e la città possa sempre attivare ogni azione per rendere sempre stimolante il tessuto commerciale ed economico della nostra terra. Cosa ci è piaciuto di questa manifestazione? È tutto racchiuso nello slogan. Una manifestazione che parla di futuro: arrivederci. Bellissimo saluto che esprime il piacere e la voglia di reincontrarsi con l’altra parte; una proiezione positiva all’estate 2025. C'è la voglia di destagionalizzare, si intravede l’esigenza di programmare insieme la prossima stagione. Ci sono anche aspetti negativi che facilmente possono emergere? Sì, certamente. A noi però questa manifestazione è piaciuta per lo spirito. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato e si sono prodigati per l’organizzazione. Un’altra cosa voglio aggiungere: il campanilismo è cosa goliardica e gradita fin quando ci si stuzzica, si ride e ci si canzona. Il turismo è, invece, cosa molto seria. Occorre stringersi, concentrarsi, pianificare e tutto questo lo dobbiamo fare tutti insieme, dobbiamo essere coinvolti tutti i territori invitando gli attori politici e imprenditoriali del settore a immaginare una politica comune capace di fare emergere il nostro territorio a livello internazionale. E adesso pensiamo a programmare i prossimi mesi e il prossimo Natale”.