Modica, la Piazzetta Grimaldi "sarà" di Annamaria Sammito e non dei venditori di morte
Un appello accorato e appassionato quello di Sabrina Tavolacci, dell’Associazione cultura VIA che ha organizzato l’iniziativa svoltasi davanti alla Chiesetta di San Nicolò Inferiore di Modica per sensibilizzare le istituzioni locali alla intitolazione della piazzetta di via Grimaldi all’archeologa modicana Annamaria Sammito, scomparsa prematuramente nel 2021.
“Questo luogo del cuore “appartiene” ad Annamaria – ha detto Sabrina Tavolacci con il contrappunto musicale della chitarra di Raffaele Buscema – per quello che lei ha fatto per la valorizzazione della Chiesetta e per tanto altro: direttore onorario del Museo Civico di Modica, curando la nuova sistemazione al Palazzo della Cultura dal 2005 al 2019; assessore alla Cultura del Comune di Modica durante la Giunta Buscema; autrice di numerose pubblicazioni. Annamaria Sammito ha ricoperto il ruolo di funzionario direttivo archeologo della Regione Sicilia e successivamente della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa; inoltre, dal 2008 al 2011, ha condotto, insieme alla dottoressa Fiorilla e al dottor Terranova, gli scavi al castello di Modica”.
Nel novembre 2023, diverse associazioni del Ragusano e molti cittadini hanno presentato all’Amministrazione comunale di Modica un’istanza, allegando oltre tremila firme e le testimonianze di archeologi di fama internazionale, autorità religiose e docenti universitari che hanno conosciuto e apprezzato Annamaria Sammito.
Sebbene la legge sulla toponomastica preveda un periodo di 10 anni dalla morte di una persona prima di poter intitolare un luogo a suo nome, è possibile richiedere una deroga in caso di persone che si siano distinte per particolari meriti. La valutazione di tali richieste spetta alla Prefettura. Questo è proprio il caso di Annamaria Sammito.
In attesa di vedere nella piazzetta il nome dell’archeologa Annamaria Sammito, i partecipanti al flash mob hanno condiviso un altro appello, meno piacevole, quello per salvare dal degrado la via Grimaldi e la piazzetta davanti alla Chiesa di San Nicolò che, da veri e propri gioielli del centro storico di Modica, rischiano di diventare luoghi di ritrovo per spacciatori venditori di morte. I controlli saltuari delle forze dell’ordine non bastano, occorre un monitoraggio continuo con la videosorveglianza. Bisogna fare il massimo per la sicurezza e il decoro, altrimenti le istituzioni potrebbero diventare complici di situazioni sgradevoli e pericolose per la sicurezza e l’ordine pubblico.
NELLA FOTO, un momento del flash mob