Nuova geografia giudiziaria, Sallemi (FdI): iter. Tribunale Modica-Val di Noto progetto pilota
Concorda con il giudizio sulla geografia giudiziaria disegnata nel 2012 ed espresso pubblicamente dal sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, di una riforma “ infausta, improvvida, scellerata e sciagurata”; è componente della Commissione giustizia del Senato; è un avvocato di Vittoria che conosce i problemi del territorio e quello che ha comportato, per il Ragusano, la soppressione, con un colpo di penna, del Tribunale di Modica e della sezione distaccata di Vittoria. Il senatore Salvo Sallemi - 47 anni, eletto nel 2022 con Fratelli d’Italia - lo dichiara senza mezzi termini: “Riforma nefasta e, per quel che mi riguarda più da vicino, l’eliminazione della sezione distaccata di Vittoria ha comportato un ingolfamento del Tribunale di Ragusa perché Vittoria “drenava” tantissimo lavoro per i procedimenti penali e civili. Oggi tutta la zona di Vittoria che comprende Acate, Comiso, Vittoria, e buona parte del territorio di Caltanissetta, si ritrova senza un importante presidio di legalità”.
*Ma c’è anche la necessità di avere un altro, importante presidio di legalità nella parte orientale della provincia di Ragusa. E, in questo senso, è avviato il progetto del Tribunale di Modica-Val di Noto comprendente i comuni di Modica, Ispica, Scicli, Pozzallo, Noto, Rosolini, Porto Palo di Capo Passero, Pachino: tutti territori già serviti dall’autostrada Siracusa-Gela (in esercizio fino a Modica) e caratterizzati da una omogeneità di interessi e di servizi come quelli sanitari e commerciali.
“Il progetto Tribunale di Modica-Val di Noto – ribadisce Sallemi – è senz’altro un progetto-pilota per la riforma che tenga conto anche delle esigenze della cosìddetta giustizia di prossimità. Non potendo ripristinare sic et simpliciter i 30 Tribunali soppressi si cercherà di ottimizzare la situazione, territorio per territorio. L’Assemblea regionale siciliana ha varato un disegno di legge di indirizzo per dare una idea al Governo nazionale per arrivare alla riapertura dei Tribunali di Modica, Mistretta e Nicosia. Anche altri Consigli regionali italiani hanno seguito questa strada indicata proprio dal Governo”.
*A che punto è l’iter?
Il testo è arrivato in aula, ci sono vari disegni di legge di impulso regionale come abbiamo detto, il Governo avrà intenzione di fare una norma che possa riassumere i disegni di legge regionali; la Commissione giustizia dovrà, poi, elaborare un testo che passerà dall’aula. Entro la fine di ottobre dovrebbe esserci una accelerazione e prima della fine dell’anno si dovrebbe elaborare un testo che ripristini Tribunali più vicini ai cittadini”.
La speranza che la nuova geografia giudiziaria veda la luce in tempi brevi sembra, dunque, legata, oltre che ai tempi tecnici, alla volontà della classe politica siciliana a fare squadra per eliminare al più presto le incongruenze di una riforma “nefasta” che, proprio in questi giorni, “celebra” il suo undicesimo anniversario. Una riforma che ha causato disagi ai cittadini, ai magistrati, agli avvocati e agli operatori della Giustizia in genere, e che ha portato anche ad un impoverimento sociale e professionale dei territori che hanno subìto i tagli dei presìdi di legalità. A tutto vantaggio della criminalità e a danno dell’ordine pubblico.
Concetto Iozzia