Scicli, a Sampieri presentato il libro di Nicola Colombo "Storie di ragazzi di strada"
Uno spaccato della società argentina negli anni della migrazione italiana. “Cronache di ragazzi di strada” è il romanzo che sta più nelle corde del suo autore. Quel Nicola Colombo, già sindacalista di lungo corso, che si definisce “operario di storie” perché la sua scelta artistica e di vita, che si intrecciano, è la letteratura sociale.
Al Pata Pata per “Autori & libri, conversando a Sampieri” ha illustrato la sua opera chiacchierando con Salvatore Parlagreco, critico e saggista, ed è venuto fuori un affresco di una società, quella argentina, tra il 1920 e 1960 che accolse molti immigrati italiani alla ricerca della nuova terra e tra questi i figli lasciati alla loro vita con scarsa speranza. Cinque di questi sono i protagonisti dell’opera la cui vita dal basso, in periferia crogiolo di ingiustizie, disparità, umiliazioni, perché frutto di una gioventù dedita ad una vita alimentata da espedienti e furti, che non riserverà un futuro dignitoso e tranquillo.
Il contesto storico e sociale di quegli anni non era facile per chi veniva dall’altra parte del mondo e bisogna ingegnarsi da matti per superare le quotidianità. In questo proscenio di mondo marginale si innestano le storie d’amore con ricche borghesi, dei bordelli e delle prostitute, di personaggi mitici per le loro manie raccontati con una prosa ricca di spunti validate da dati storici molto rigorosi che riempiono di senso le 449 pagine dell’opera. Scritta ispirandosi alla realtà magica che la letteratura sud americana ha regalato al mondo con la prosa di Garcia Marquez e Isabella Allende.
“Cronache di ragazzi di strada” è pronto per il mercato argentino. Presto sarà tradotto in portoghese per gli occhi e la mente di quel mondo in cui ha trovato la genesi.
“Autori & Libri, conversando a Sampieri” chiuderà domani la stagione, ore 19,00 al living del Pata Pata, con “Settemila battute” di Evelina Barone. L’autrice converserà con la giornalista Franca Antoci che della Barone è stata mentore. Presente Guglielmo Manenti autore delle illustrazioni dell’opera.
NELLA FOTO, Parlagreco (a sinistra) e Colombo