Riforniva l'autobotte da un pozzo sotto sequestro: ai domiciliari a Favara
È stato sorpreso mentre riforniva la sua autobotte di acqua proveniente da un pozzo posto sotto sequestro nel 2022. Per ricettazione e violazione degli obblighi derivanti dalla sorveglianza speciale, i carabinieri di Favara hanno arrestato Gerlando Russotto, 35 anni di Favara, che è stato posto ai domiciliari. Denunciato alla procura di Agrigento, per violazione di sigilli, anche il proprietario del terreno: un disoccupato 40enne. Gerlando Russotto, al momento sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma e alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, accusato di traffico di droga, era tornato libero nel giugno dello scorso anno, dopo 2 anni e 10 mesi di detenzione e dopo che la sentenza dei giudici della Corte d'assise d'appello di Palermo avevano, assolvendolo da alcune imputazioni, diminuito la pena da 6 anni a 5 anni e 2 mesi. Russotto, arrestato nel settembre del 2020, era rimasto coinvolto nell'inchiesta, denominata "Mosaico", della Dda che ha cercato di fare luce su 5 omicidi e altrettanti tentati omicidi che, dal 2015 al 2018, insanguinarono le strade di Favara eLiegi in Belgio. Da mesi ormai, in una provincia dove la siccità è sempre più grave, vanno avanti i controlli di carabinieri e polizia per garantire, anche a tutela della salute pubblica, la regolarità del servizio di autobotti e approvvigionamenti idrici.