La tragedia del Bayesian, la Procura di Termini indaga per naufragio e omicidio colposo plurimo
"Una tragedia gravissima nell'ambito della quale abbiamo avuto la fortuna di avere la collaborazione di alcuni reparti dei vigili del fuoco che hanno avuto un coraggio eccezionale compiendo operazioni per niente facili. Alla struttura va il nostro ringraziamento e il massimo riconoscimento per il valore dimostrato. Così come alla Guardia Costiera e alle altre forze dell'ordine". Così il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, in conferenza stampa sul naufragio del Bayesian avvenuto nelle acque di Porticello.
"La Procura di Termini Imerese ha iscritto un fascicolo, allo stato nei confronti di ignoti, ipotizzando il reato di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo ma siamo solo in una fase iniziale. Non escludiamo che ci siano sviluppi che potrebbero essere di qualunque tipo". Così il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, nel corso della conferenza stampa sul naufragio del Bayesian.
"La tutela del segreto investigativo ci induce a essere riservati: su alcune cose non possiamo fare alcuna comunicazione, perché ciò ostacolerebbe le indagini". Così il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, in conferenza per il naufragio del Bayesian.
"La vicenda che ci occupa inizia lunedì alle 4:38 del mattino, quando un razzo rosso rivela alla Guardia Ccostiera che c'è un problema. Quando è arrivata il veliero era già affondato e i superstiti erano stati già caricati su un'imbarcazione vicina.
Abbiamo accertato che a bordo del Bayesian c'erano 22 persone e sette di queste erano scomparse: il primo corpo è stato trovato a mare ed era quello di Thomas Recaldo, membro dell'equipaggio, all'appello mancavano poi sei passeggeri la cui identità è esplicativa dell'interesse dei media internazionali, visto che appartenevano al mondo degli affari. Sono stati recuperati tra mercoledì e venerdì: quattro corpi il 21, uno il 22 e uno il 23", ha spiegato.
"Tutti loro erano all'interno del veliero a 50 metri di profondità, il volto angelico di Hannah Lynch ci ha commosso tutti. La tragedia è gravissima, ma abbiamo avuto la fortuna di ricevere la collaborazione di reparti dei vigili del fuoco che sono stati di una professionalità e un coraggio eccezionali; ringraziamo anche la Guardia costiera, che tutti i giorni ha collaborato alle operazioni e sorvegliato il mare in modo egregio.
Ci sentiamo vicini alle famiglie che hanno subito questo lutto e sarebbe ancora più doloroso se lo sviluppo delle indagini dimostrasse che questa tragedia è stata causata da comportamenti non conformi alle responsabilità di chi gestisce la navigazione: la Procura che dirigo - ha sottolineato Cartosio - ha aperto un fascicolo nei confronti di ignoti per naufragio colposo e omicidio colposo plurimo, ma siamo solo a inizio indagini. Non escludiamo assolutamente nulla, ma gli sviluppi dell'indagine non possono essere prevedibili".
Il procuratore ha poi spiegato: "In questi giorni mi sono trincerato nel silenzio, non ho risposto alle domande rivolte dai giornalisti, ma l'ho fatto semplicemente perché è giusto che si sappia che in Italia non è consentito fare diversamente, perché il decreto 106 del 2006 vieta al procuratore della Repubblica di fare dichiarazioni se non in occasioni particolari. Si possono utilizzare solo il comunicato stampa e la conferenza stampa.
li all'attività della libera informazione, ma credo che tutti i cittadini, anche i magistrati, sono tenuti a rispettare le leggi anche quando non piacciono, ecco perché non ho potuto dire nulla. Spero ci sia comprensione". Lo ha detto il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio iniziando la conferenza stampa sul naufragio del Bayesian.
"E' stato un evento repentino e improvviso. L'indagine si baserà sul recupero e poi sull'analisi del relitto che ci permetteranno di dare delle risposte a quesiti al momento non conosciuti". Così il pm di Termini Imerese Raffaele Cammarano, nel corso della conferenza stampa sull'affondamento del Bayesian nelle acque di Porticello.
Alla domanda su come mai il comandante non abbia prima salvato i passeggeri, il pm ha aggiunto che "le indagini si stanno concentrando anche su questo aspetto".
"Quando e se passeremo il fascicolo dal registro ignoti a quello noti non dipende esclusivamente dal recupero del veliero: ci sono una serie di valutazioni da fare, ma potrebbe essere iscritto qualcuno anche prima del recupero stesso". Così il procuratore capo di Termini Imerese, Ambrogio Cartosio, in conferenza stampa.
"Le indagini si stanno concentrando sui comportamenti dell'equipaggio, abbiamo già provveduto a sentire i presenti sull'imbarcazione che sono sopravvissuti. L'evento che si è verificato è stato totalmente repentino, il recupero e gli accertamenti sul relitto ci permetteranno di avere maggiori risposte ma per recuperare la scatola nera serviranno prima accertamenti molto pericolosi per i sommozzatori". Così il sostituto procuratore di Termini Imerese Raffaele Cammarano in conferenza stampa sull'affondamento del Bayesian. "La prima fase delle indagini si è concentrata esclusivamente sulla ricerca di eventuali superstiti. Fornire qualsiasi informazione sull'esame del relitto - ha aggiunto - rischia di incidere sull'esito delle indagini".
"I comportamenti dell'equipaggio, così come le condizioni meteorologiche, necessitano di approfondimento: abbiamo deciso di non procedere con gli alcol test perché in quel momento ci siamo voluti occupare di curare le ferite di queste persone, che erano in stato di shock. Tutti si sono dimostrati estremamente collaborativi a rispondere alle domande", ha spiegato
"Non c'è obbligo di legge per far rimanere in Sicilia gli eventuali indagati, ma chiediamo massima collaborazione: potrebbe essere necessario risentirli a seguito di ulteriori accertamenti". Così il procuratore capo di Termini Imerese Ambrogio Cartosio in una conferenza stampa presso il Palazzo di Giustizia locale. "L'autorità giudiziaria italiana non può trattenere coattivamente queste persone: se necessario ricorreremo agli strumenti previsti dalla legge - prosegue Cartosio -. La determinazione delle responsabilità richiede tempo e approfondimenti, si tratta di capire a chi sono ascrivibili i reati che abbiamo contestato, ovvero naufragio colposo e omicidio colposo plurimo: stiamo esaminando gli atti e facendo le valutazioni necessarie, se riterremo di fare gli avvisi di garanzia lo faremo prima delle autopsie che non sono ancora state fissate. Al momento abbiamo ancora qualche domanda da fare al capitano, ci aspettiamo attenda l'esito dell'accertamento per andare via dall'Italia".