Presidenziali Usa, Biden passa il testimone: Kamala la mia migliore scelta
"La democrazia ha vinto". Nella citta' in cui avrebbe dovuto scrivere il suo successo piu' grande, nella convention Democratica che avrebbe dovuto incoronarlo per l'ultima volta, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha passato ufficialmente il testimone alla sua vice, Kamala Harris. Con un discorso lungo ed emozionante, capace di strappare le lacrime alla platea riunita a Chicago, che lo ha applaudito a lungo, invocato con cori di ringraziamento mai sentiti prima, Biden ha chiuso un capitolo. "Con il cuore grato - ha detto - io sto qui davanti a voi in questa notte d'agosto per annunciarvi che la democrazia ha vinto". "La democrazia ce l'ha fatta - ha aggiunto - e ora deve essere preservata". Il messaggio e' arrivato dopo che un'altra donna, Hillary Clinton, la prima a essere andata vicina dal battere Donald Trump, nel 2016, aveva celebrato la scolta di un Partito democratico passato dalla disperazione all'entusiasmo in un mese. Il 21 luglio Biden aveva annunciato il suo ritiro dalla corsa presidenziale e dato l'endorsement ad Harris. Proprio la sua vice, in uno dei momenti piu' sorprendenti, era salita sul palco della convention per rendere onore a Biden e invocare quella parola chiave, "Freedom", pompata dalle note del brano di Beyonce'. "La liberta'", ha detto Harris ai delegati, contrapposta al disegno autoritario di Trump. Per poi rilanciare il suo slogan: "Quando lottiamo, vinciamo". La lotta per i diritti delle donne a decidere del proprio corpo, sottolineata dalla testimonianza di tre donne salite sul palco, prima degli interventi dei big, a testimoniare gli effetti dell'abolizione del diritto di aborto da parte della Corte Suprema. Biden ha attaccato Trump: "Vuole attaccare le pensioni - ha detto - ha lasciato un Paese indebitato". "Se Harris non vincera' - ha messo in guardia - i miliardari resteranno ricchi" e la classe media paghera' il conto. Non e' stato il discorso in se', senza annunci clamorosi, ma il lungo addio di Biden ad aver trascinato la platea. "Io - ha dichiarato a un certo punto - ho commesso molti errori ma vi ho donato il meglio di me". Ha ricordato di "aver dato il mio cuore e la mia anima alla nazione" ma anche di "essere stato ripagato dal popolo americano". Lui, ha ricordato, che e' stato "troppo giovane per andare al Senato e troppo vecchio per fare il presidente". Ogni passaggio forte e' stato salutato dall'ovazione e il senso di riconoscenza per aver fatto un passo indietro. Quando sul palco e' andato ad abbracciare la sua vice, a suggellare il passaggio del testimone, sul maxi schermo alle sue spalle e' comparsa la scritta "Thank you, Joe". Grazie, Joe. I leader se ne vanno anche cosi'.