Radicali al carcere di Palermo: "Subito amnistia"
"Siamo usciti tutti provati dalla visita al carcere Ucciardone a Palermo. Una struttura inadeguata per accogliere i detenuti e che è lontana dal progetto di reinserimento sociale dei reclusi che per lo più sono di estrazione socio economica molto bassa".
Lo ha detto Donatella Corleo, consigliere generale del partito Radicale che ha iniziato oggi una serie di visite nelle strutture carcerarie in Sicilia proprio dall'ex carcere borbonico. "Sono stressati i detenuti e gli agenti della polizia penitenziaria. Manca il lavoro per chi si trova recluso e deve sostenersi economicamente. Il numero degli agenti è fortemente inadeguato rispetto alla popolazione carceraria. Anche le nuove assunzioni non riusciranno a colmare il deficit che c'è al momento - aggiunge Donatella Corleo - Si suicidano i carcerati, ma anche le guardie, segno che il malessere è generale. Abbiamo trovato una situazione di sovraffollamento così come in tutti gli istituti di pena che abbiamo visitato. Per noi la soluzione resta solo l'amnistia. L'ultima in Italia risale al 2006". Per l'esponente radicale c'è un tema che va affrontato immediatamente. "I malati psichiatrici non possono stare in carcere. Sono tanti e bisogna trovare delle strutture alternative specializzate - aggiunge Corleo - La loro presenza crea solo tanta tensione e disagi sia tra gli altri detenuti che tra gli operatori. Questo è un punto fondamentale a cui bisogna dare risposta".