Comiso. IGP per la zucchina verde, Bellassai: che fine ha fatto la procedura
Nel maggio 2020, il gruppo del Partito Democratico (primo firmatario il consigliere Luigi Bellassai), presentò la mozione consiliare per l’attivazione della procedura di riconoscimento dell’Igp “Zucchina verde di Comiso”. La mozione fu approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta del 20 maggio 2020 con delibera n. 22/2020. L’atto prevedeva l’impegno da parte del sindaco e del presidente del
Consiglio comunale, oltre che dell’amministrazione, di attivare un tavolo tecnico per avviare le procedure finalizzate alla costituzione di un soggetto consortile pubblico privato (alla stesse stregua del consorzio per l’Ipg dell’uva da tavola di Mazzarrone) che si occupasse di studiare tutti i fattori di identificazione del prodotto “Zucchina verde di Comiso”, la sua origine storica nel territorio comisano e zone limitrofe nella
denominazione e di predisporre il disciplinare di produzione e l’ente terzo di certificazione (fra quelli riconosciuti dal ministero) al quale è affidato il controllo sulla conformità della produzione al disciplinare stesso. Per beneficiare di una Igp, un prodotto agricolo o alimentare deve essere conforme a un disciplinare di produzione che deve comprendere diversi elementi, tra i quali: il nome del prodotto agricolo o alimentare che comprende la denominazione d’origine l’indicazione geografica; la descrizione del prodotto agricolo o alimentare mediante indicazione delle materie prime, se del caso, e delle principali caratteristiche fisiche, chimiche, microbiologiche e/o organolettiche del prodotto agricolo o alimentare; gli elementi che comprovano che il prodotto agricolo o alimentare è originario di una delimitata zona geografica; la descrizione del metodo di ottenimento del prodotto e, se del caso, i metodi locali, leali e costanti; gli elementi specifici dell’etichettatura connessi alla dicitura Igp, a seconda dei casi, o le diciture tradizionali nazionali equivalenti e le eventuali condizioni da rispettare in forza di disposizioni comunitarie e/o nazionali. Il disciplinare, pertanto, dovrà definire e regolare le modalità di realizzazione di un determinato prodotto e la localizzazione geografica della produzione al fine di raggiugere il riconoscimento di Indicazione geografica protetta. “Ad oggi, però – scrive il capogruppo Pd Gigi Bellassai in una interrogazione presentata in queste ore – nessuna attività da parte dell’Amministrazione e dell’assessorato allo Sviluppo economico è stata svolta per l’avvio e lo sviluppo della complessa procedura di riconoscimento dell’Igp, nonostante le numerose sollecitazioni verbali. Prendiamo atto del grave ritardo maturato rispetto all’attuazione dell’impegno preso in Consiglio comunale nei confronti del mondo
produttivo agricolo del nostro territorio. Valutiamo, altresì, la necessità di mettere in atto le procedure attuative per avviare l’iter del riconoscimento Igp con la costituzione di un tavolo tecnico e dei conseguenti atti amministrativi. Nell’interrogazione ho chiesto di sapere per quali ragioni l’Amministrazione comunale non ha dato corso a quanto approvato in Consiglio comunale per l’avvio delle procedure finalizzate al riconoscimento dell’Igp Zucchina verde di Comiso. E se l’Amministrazione ha avviato il processo partecipativo per la costituzione del consorzio con l’ampio coinvolgimento delle associazioni di categoria, dei produttori agricoli, dei commercianti e degli stakeholder del territorio Inoltre, ho chiesto di capire se è intenzione dell’Amministrazione comunale attivare in tempi brevi il tavolo tecnico per avviare le procedure finalizzate alla costituzione di un soggetto consortile pubblico-privato che si occupi di studiare tutti i fattori di identificazione del prodotto “Zucchina verde di Comiso”, la sua origine storica nel territorio
comisano e zone limitrofe nella denominazione e di predisporre il disciplinare di produzione e l’ente terzo di certificazione (fra quelli riconosciuti dal ministero) al quale è affidato il controllo sulla conformità della produzione al disciplinare stesso. Ci piacerebbe capire, inoltre, se è intenzione dell’Amministrazione comunale stanziare risorse economiche per l’avvio delle procedure del riconoscimento dell’Igp in questione”