Ragusa, no a raccolta firme contro autonomia differenziata davanti a ospedali: è polemica
Il Direttore Generale dell'ASP 7 Ragusa, Giuseppe Drago, nega l'autorizzazione a CGIL e UIL di mettere un banchetto fuori dall'ospedale per la raccolta delle firme per il referendum abrogativo sull'Autonomia Differenziata. E scoppia la polemica. La richiesta era stata avanzata dalla FP Cgil di Ragusa e dalla UIL Fpl per fare una raccolta firme per il referendum contro l'Autonomia Differenziata nello spazio davanti all'ingresso dell'Ospedale con motivazioni del tutto discutibili a parere dei sindacati.
"Secondo il Direttore generale - afferma la nota sindacale - la richiesta non può essere accolta poiché trattasi di iniziativa avente comunque carattere politico e che pertanto, per ragioni di garanzia della terzietà dell'Asp, quale pubblica amministrazione, di opportunità e di parità di trattamento(..). Ci dispiace dover trattare temi basilari riguardante la democrazia, compresa l'agibilità sindacale, quando si tratta, appunto, di pubblica amministrazione e non della casa privata del DG o di chiunque della direzione dell'Asp. Certo, sarebbe il caso che finalmente il DG si ponesse il problema della terzietà dell'ASP, non solo quando ci sono iniziative che hanno come oggetto l'abrogazione di una legge fatta dal Governo Meloni, ritenuta da noi sbagliata. C'è bisogno di neutralità politica nell'espletamento della funzione del DG sempre e comunque, e non per decidere arbitrariamente di concedere o meno agibilità democratiche nelle strutture pubbliche afferenti all'Asp. Per nostra fortuna siamo, come tutti, a conoscenza del percorso che ha portato alla sua nomina di DG dell'ASP di Ragusa, la stampa e i media regionali ne hanno parlato per mesi, e sono noti i legami mai nascosti fra l'altro, tra le persone e i partiti in quota ai quali sono stati nominati. Altro che terzietà, la decisione maldestra del DG è un atto politico purtroppo in piena sintonia con l'andazzo generale governativo che esercita in tutti i modi autoritarismo contro ogni forma di
opposizione politica e sociale. Essere davanti agli ospedali, così come è avvenuto in altre province siciliane e non solo, in questa battaglia significa centrare il cuore del problema dell'Autonomia Differenziata, riforma ingiusta che avrà conseguenza ancora più tragiche sul diritto alla salute dei cittadini soprattutto delle regioni del Sud. Invitiamo pertanto il DG dell'ASP 7 di Ragusa - conclude la nota - ad occuparsi dei tanti problemi della sanità di questo territorio, delle tante lacune e carenze che dipendono dalla cattiva politica e dalla cattiva gestione che ne è diretta conseguenza. Per noi
sono questi i problemi importanti da affrontare".
Un documento di critica al direttore generale Asp è stato diffuso anche da Sinistra Italiana che parla di "paura della Democrazia" da parte del direttore generale dell'Asp 7 di Ragusa.