Formazione professionale, sit-in a Palermo per lo stato di crisi
Dopo la dichiarazione dello stato di crisi della formazione, scatta la protesta dei dipendenti del settore, che il 31 luglio tornano in piazza con un sit in a Palermo, davanti alla sede dell'assessorato regionale all'Istruzione e formazione professionale. La protesta è indetta dalla Federazione nazionale dell'Ugl e fa seguito alla dichiarazione di stato di crisi del settore dell'inizio del maggio scorso, sostenuta da tutte le associazioni datoriali. Inoltre, non è stato dato seguito alla richiesta di un tavolo di crisi da parte del sindacato, che lamenta ritardi fino a sei mesi nell'erogazione delle retribuzioni al personale, ritardi nell'avvio dei corsi destinati agli adulti disoccupati o ex percettori del reddito di cittadinanza. Secondo l'Ugl, i ritardi nell'adozione delle procedure gestionali hanno spinto gli enti ad avviare le attività formative, tra settembre e ottobre 2023, sotto la propria responsabilità e il primo acconto è stato erogato solo da qualche settimana, in concomitanza con la fine dell'anno formativo. Gli avvisi emanati e programmati continuano a prevedere tagli e decurtazioni. Le rendicontazioni delle attività corsuali degli anni precedenti non vengono chiuse, con costi aggiuntivi per gli enti formativi. "Il paradosso è che difronte a ingenti finanziamenti stanziati dall'Unione europea sulla formazione professionale, siamo di fronte ad una crisi per minori risorse spese e certificate", sottolinea l'Ugl.