Toti si dimette da presidente della Regione Liguria
Giovanni Toti ha dato le dimissioni dall'incarico di governatore della Liguria. Lo si è appreso dalla Regione. A consegnare la lettera di"dimissioni irrevocabili" all'ufficio protocollo della Regione Liguria è stato questa mattina alle 10.40 l'assessore Giacomo Giampedrone su delega dello stesso Toti.
Una scelta sicuramente difficile, sofferta ma probabilmente Toti deve aver pensato di non avere una vera alternativa. Sia politica che giudiziaria: la difesa farà una nuova istanza per la revoca dei domiciliari sperando nel giudizio immediato. "Mi assumo tutta la responsabilità di richiamare alle urne, anticipatamente, nei prossimi tre mesi, gli elettori del nostro territorio, che dovranno decidere per il proprio futuro" scrive Toti rivendicando il ruolo della politica attraverso il voto: "sento come necessario che i cittadini tornino ad esprimersi per ridare alla politica, al più presto, quella forza, quella autorevolezza, quello slancio, indispensabili ad affrontare le moltissime sfide che la Regione ha di fronte".
E poi sottolinea "l'impegno messo da tutti noi, i difficili momenti che abbiamo vissuto e affrontato insieme, dal Ponte Morandi al Covid". Toti spiega anche la tempistica di queste sofferte dimissioni. "Ho atteso fino ad oggi per consentire al Consiglio Regionale di approvare l'assestamento di bilancio e il rendiconto, fondamentali per la gestione dell'Ente", scrive e ricorda "quella sinergia tra partiti e forze civiche che hanno attribuito alla nostra esperienza consenso e capacità di realizzazione". Un messaggio chiaro alle forze di quella coalizione che l'ex governatore ringrazia di continuo. C'è emozione, tra i collaboratori di Toti. Anche Giampedrone, pur mantenendo un certo aplomb, è provato. E si prova a parlare del futuro. "Stiamo individuando la data del voto in questi giorni, ma parliamo di fine ottobre" per le elezioni anticipate - ha detto il presidente ad interim Alessandro Piana - Salvo ovviamente il governo non risponda in altra maniera, potrebbe essere insieme a Umbria e Emilia Romagna ma non spetta a noi deciderlo. Manderemo la lettera con la data indicata al presidente della corte d'Appello". Le dimissioni scatenano le reazioni della politica. La Lega è la più furibonda: "in Liguria siamo di fronte all'ennesimo tentativo di sovvertire il voto popolare usando inchieste e arresti". Costernata la Lista Toti: "Grazie, ora possiamo dire solo questo". Più tiepida FdI. Il centrosinistra invece, da sempre in prima linea nel chiedere a Toti di lasciare, esulta: "era ora che si dimettesse", dice Elly Schlein ma anche "è finita l'agonia del governo di destra" (Avs). E Conte: "non si poteva governare dai domiciliari". Per Renzi "Toti è stato abbandonato dai suoi alleati" mentre Calenda riflette: "indegno forzare le dimissioni con misure cautelari". La Liguria, travolta da un terremoto giudiziario che è diventato politico, andrà al voto in autunno: sembra esserci poco tempo ma la politica ligure su questo tema lavora già da 80 giorni.