Migranti, Cri: arrivi diminuiti a Lampedusa del 73%
Farne "un baluardo dell'umanità". E' con questo obiettivo che, il 1 giugno dell'anno scorso, il presidente della Croce Rossa italiana Rosario Valastro ha assunto la gestione dell'hotspot di Lampedusa, isola che ormai da decenni è, per antonomasia, il luogo di arrivo di migliaia di migranti. "Allora sembrò un'espressione barocca - racconta all'Adnkronos - ma ero convinto che questa cosa la dovessimo fare... Si trattava di portare la parola 'umanità' in un'isola che l'ha sempre avuta perché i lampedusani sono persone che hanno sempre accolto. Vedere una situazione disumana, com'era l'hotspot, in un'isola che è fatta da persone che credono nell'umanità e nell'accoglienza non era possibile. La gente si riferisce alla Croce Rossa perché ne ha fiducia e non si può tradire questa fiducia". A un anno di distanza, l'obiettivo si può dire raggiunto. "C'è un calo significativo nel numero di sbarchi - afferma Valastro - Nel giugno 2023 gli arrivi sono stati 10.441 mentre a giugno di quest'anno 2.880, circa il 73% in meno. Una riduzione che immagino sia dovuta a un maggior controllo nei Paese da cui partono queste persone e che certamente ha reso molto più facile la gestione del cento, sia per quanto riguarda le presenze sia per i trasferimenti sulla terra ferma". Ma l'hotspot di Lampedusa è comunque pronto, giorno e notte, a fronteggiare le emergenze. Oggi il centro di contrada Imbriacola può accogliere 600 persone, contro le 360 della precedente gestione, e la Croce Rossa ha pronti kit di prima accoglienza per migliaia di arrivi.