Chiusa l'inchiesta sull'Oasi di Troina, l'Istituto: nessun reato commesso
La Procura europea, con sede a Palermo, ha concluso le indagini su una presunta truffa milionaria che sarebbe stata commessa dai vertici dell'Oasi Maria Santissima di Troina e delle società a essa connesse a danno dell'Unione Europea. Le indagini, scattate dopo una denuncia presentata dall'ex direttore generale Claudio Volante e che hanno visto indagati alcuni dirigenti dell'Oasi, si sono focalizzate su alcuni finanziamenti europei e statali. "Le indagini si sono concluse di recente e non sono state formulate contestazioni di reato nei confronti degli indagati", dicono i vertici dell'Oasi che esprimono la propria "soddisfazione per l'esito delle indagini, che hanno escluso qualunque ipotesi di reato". "La vicenda giudiziaria aveva inevitabilmente generato ombre e sospetti sulla gestione economica finanziaria dell'Oasi e sui vertici dell'importante struttura ospedaliera - dicono dall'Oasi -, con strumentali accuse e critiche anche da parte di chi pensava di conoscere fatti e atti, tutte smentite dalle accurate indagini della Procura europea e della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna". "Abbiamo avuto sin dal primo momento dell'avvio dell'inchiesta - dice la direzione dell'Istituto - piena fiducia nella magistratura, sicuri dell'estraneità ai fatti contestati, avendo sempre operato con trasparenza e legalità. Abbiamo sempre dato piena disponibilità e collaborazione ai magistrati per dimostrare l'infondatezza delle accuse. La conclusione dell'indagine, che non prevede alcuna azione legale nei confronti di nessun dirigente della nostra struttura, porta ulteriore serenità e sgombera ogni dubbio o sospetto di cattiva gestione su una struttura all'avanguardia e di eccellenza nel campo della disabilità intellettiva. La nostra struttura è un punto di riferimento per tante famiglie siciliane e non solo, che ringraziamo per non aver mai smesso di darci fiducia e soprattutto sostegno anche quando si è avuta notizia dell'inchiesta".