Comiso. Pagoda della Pace, il PD: necessario migliorare la viabilità per accedervi
I consiglieri comunali del Pd di Comiso, Gigi Bellassai e Gaetano Scollo, hanno presentato una interrogazione sulla necessità di procedere all’esproprio dell’area relativa alla Pagoda della pace, al Tempio, alle pertinenze e sulla necessaria viabilità per l’accesso. “La pagoda buddista presente a Comiso, simbolo della pace, del disarmo e del dialogo tra i popoli – chiariscono i due consiglieri nell’atto ispettivo – ha necessità di essere raggiunta agevolmente. La pagoda esiste da 26 anni, realizzata per volontà del monaco Gyosho Morishita, cittadino onorario di Comiso. La struttura e le pertinenze sono individuate nel Piano regolatore generale con la destinazione d’uso specifica luogo di culto. Alla pagoda, come tutti sanno, si accedeva attraverso una stradella che però i proprietari avevano deciso di vietare, interdire all’ingresso e avevano realizzato un cancello in ferro, chiuso con pesanti lucchetti rendendo inaccessibile la pagoda per oltre 20 mesi. Dopo una lunga querelle giudiziaria, è stato deciso di realizzare una nuova strada di accesso, a cura dal comitato per la pagoda della pace con un contributo del Comune di Comiso. Nel frattempo, la Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Ragusa ha dichiarato la propria disponibilità ad avviare le procedure per l’apposizione del vincolo paesaggistico e monumentale nell’area della pagoda buddista. Sappiamo che una strada pubblica è di fondamentale importanza per consentire l’accesso alla pagoda della pace, luogo di culto e di incontro per numerosi fedeli e visitatori. Ecco perché con l’interrogazione in questione desideriamo sollevare la problematica dell’esproprio per pubblica utilità della strada che conduce alla pagoda della pace e a tutta l’area di pertinenza del monumento buddista e del tempio, al fine di garantirne l’uso pubblico e universale. Riteniamo che sia necessario avviare le procedure per l’esproprio della strada e dell’area dove è ubicata la pagoda e del tempio oltre che le relative pertinenze per pubblica utilità al fine di garantire un accesso sicuro e adeguato alla pagoda della pace. Ecco perché, nell’interrogazione, chiediamo di sapere quali azioni l’amministrazione comunale intende intraprendere per garantire la realizzazione di tale esproprio e per migliorare la situazione della viabilità, al fine di garantire un’accessibilità agevole. E, ancora, se è intenzione dell’amministrazione comunale procedere all’esproprio per pubblica utilità dell’area in cui insiste la pagoda, il tempio e le sue pertinenze”.
NELLA FOTO, da sinistra: Scollo, Morishita e Bellassai