Vertenza Ast, sindacati: cronica carenza di mezzi il 50% in fermo tecnico
Dopo l'approvazione del disegno di legge 'salva Ast', Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Autoferro tornano sulle vicende della partecipata regionale lanciando l'allarme sul "mancato confronto" per l'approvazione del nuovo piano industriale e sui "quotidiani disservizi dovuti alla cronica carenza dei mezzi, dato che mediamente quasi il 50% è quotidianamente in fermo tecnico". "Bene l'approvazione del disegno di legge 'salva Ast' che ha tenuto in piedi la società e mantenuto i livelli occupazionali - spiegano i sindacati -. Non vorremmo, però, che tutto venga vanificato dalla quotidiana mancanza di mezzi idonei a espletare i servizi". E se sul versante della presentazione del nuovo piano industriale, i sindacati unitariamente sono tornati a chiedere un confronto con i due assessorati regionali interessati, Economia e Infrastrutture, "al momento senza replica". Per le "quotidiane difficoltà" di effettuare i servizi d'istituto, "la risposta va cercata in azienda", dicono. "Le manutenzioni dei mezzi non rispondono alle esigenze del servizio - denunciano i sindacati -, circa il 50% delle vetture è quotidianamente fermo e non si riesce a comprenderne le motivazioni. Ci chiediamo se c'è qualcuno che, non soddisfatto dell'esito del riallineamento economico, prova a evidenziare, attraverso altre modalità, il mancato raggiungimento degli obiettivi aziendali. A chi giova tutto ciò?". L'auspicio per i sindacati dei trasporti è che "la società si interessi maggiormente dei temi delle officine, oggi in buona parte esternalizzate per scelta societaria, proprio perché attraverso la circolazione dei mezzi si percorrono i km necessari a soddisfare le esigenze di trasporto pubblico dei siciliani, anche in territori poco serviti da altre modalità di trasporto". Da qui la richiesta. "Subito un incontro con la Regione sul piano industriale e contestualmente verifiche con l'azienda sui problemi legati alla carente manutenzione dei mezzi".