Via libera del Consiglio Europeo a von der Leyen, l'Italia si astiene
La fumata bianca è arrivata. I leader Ue blindano l'accordo confezionato da popolari, socialisti e liberali e consegnano le chiavi dell'Europa che verrà ancora a Ursula von der Leyen. Il sì alla triade che la tedesca formerà per i prossimi cinque anni con Kaja Kallas nelle vesti di Alto rappresentante Ue e Antonio Costa a guidare i lavori del Consiglio europeo ha trovato la maggioranza qualificata - rafforzata - necessaria intorno al tavolo dell'Europa building. Ma, nonostante il negoziato serrato trainato dai popolari Ue per convincere anche l'esclusa GiorgiaMeloni, l'Italia ha bocciato l'intesa astenendosi sul nome della tedesca e votando contro all'estone e al portoghese. Al vertice accordo sulla sicurezza dell'Ucraina con Zalensky, Orban per ora conferma il veto sugli aiuti militari.
"La proposta formulata da popolari, socialisti e liberali per i nuovi vertici europei è sbagliata nel metodo e nel merito. Ho deciso di non sostenerla per rispetto dei cittadini e delle indicazioni che da quei cittadini sono arrivate con le elezioni. Continuiamo a lavorare per dare finalmente all'Italia il peso che le compete in Europa".
Lo ha scritto su X la premier Giorgia Meloni che poi, in conferenza stampa al termine del vertice Ue, ha aggiunto: "Non sono d'accordo che il voto contrario mette a rischio la nostra posizione in Ue. Sarebbe vergognoso se ce la facessero pagare.
Il ruolo dell'Italia non è accodarsi. Così nessuno si accorgerà di noi. Il tema non è Ursula von Leyen ma quali sono le politiche che vuole portare avanti. E su questo non abbiamo risposte".