Reggio Calabria, ladro fermato per omicidio, indagato si difende davanti al gip
"Ho appena firmato il decreto per disporre la mobilitazione straordinaria del Servizio nazionale di Protezione civile a supporto della Campania.
Ho così accolto la richiesta del presidente di quella Regione allo scopo di fronteggiare la situazione di criticità che si è determinata nei Campi Flegrei dopo l'evento sismico del 20 maggio scorso, nell'ambito del fenomeno bradisismico in atto".
Nel farlo ai ladri sono cadute le pistole che avevano da poco rubato a casa del macellaio reggino e da questi detenute legalmente. A causa delle sue gravi condizioni, Stancampiano è stato abbandonato dai complici poco prima di morire nei giardini dell'ospedale Morelli di Reggio Calabria mentre l'altro ferito, un soggetto di 46 anni, è stato costretto a recarsi all'ospedale di Messina dove è ancora ricoverato in attesa di essere interrogato dalla squadra mobile e dai carabinieri che stanno conducendo le indagini.
L'interrogatorio di oggi è durato circa un'ora e mezza.
Difeso dagli avvocati Maurizio Condipodero e Giulia Dieni, Francesco Putortì ha risposto a tutte le domande del pm Nunzio De Salvo e del gip Giovanna Sergi. I due legali hanno contestato l'accusa di omicidio sostenendo che semmai il reato commesso potrebbe essere un eccesso colposo di legittima difesa. Proprio per questo, al termine dell'interrogatorio, gli avvocati hanno chiesto al giudice la revoca della misura cautelare o quantomeno la sostituzione dell'arresto in carcere con una misura meno grave come gli arresti domiciliari o l'obbligo di dimora per consentire all'arrestato di recarsi a lavoro. Putortì, infatti, non ha un'attività commerciale ma è dipendente di un supermercato ed è impiegato nel reparto macelleria.
Il gip dovrà decidere entro il primo giug