Palio dell'Ascensione a Floridia, dagli Anni bui all'exploit con il governo Carianni
Nel 1987, il diniego delle autorità prefettizie alla celebrazione del palio ippico costrinse il sindaco di allora, Apollonio Ierna, ad adottare una «ordinanza sindacale contingibile e urgente» con la quale assumeva temporaneamente i poteri di ordine pubblico e delegava la polizia municipale allo svolgimento delle funzioni di controllo e di presidio, consentendo così di disputare la finale del palio ippico. Fu un grande momento di partecipazione collettiva. Floridia si stringeva alla sua festa più cara, simbolo di identità e di unione. Il diniego alla celebrazione del Palio nasceva da un clima di ostilità che montava in quel periodo nei confronti del palio. Anche varie associazioni animaliste lanciarono una dura campagna contro il palio ritenendo inadeguati i presidi a tutela della incolumità dei cavalli e dei fantini durante la competizione. Per placare questo clima di ostilità, a metà degli anni Novanta viene introdotto il regolamento UNIRE su indicazione di Concetto Mazzarella, mentore dell’Ippodromo del Mediterraneo, e di Pasquale Sedia, che dalla direzione dell’ippodromo di Agnano giungeva a quella dell’Ippodromo di contrada Spinagallo. Il regolamento obbligava fantini e proprietari di cavalli a rispettare, durante la corsa, le stesse norme vigenti sulle piste degli ippodromi nazionali. Tra le più significative novità introdotte nel palio negli anni Duemila, almeno due vanno ricordate per la loro importanza e il loro significato culturale. Nel Duemila Carmelo La Rosa concepisce l’idea di un corteo storico rievocante la visita della Duchessa Lucia Migliaccio a Floridia, con la sfilata, lungo il Corso, di centinaia di figuranti in costumi d’epoca e con la partecipazione di attori professionisti. Nel 2002 il pittore floridiano Nuccio Vasile realizzò un artistico Palio in acrilico su tela delle dimensioni di cm. 137 x167, che fu donato dall’artista alla sua città. L’opera raffigura in primo piano due cavalli, uno di colore bianco a destra ed uno di colore marrone a sinistra, a simboleggiare il Palio ippico dell’Ascensione. I due cavalli sono raffigurati nell’attimo in cui si impennano, quasi abbracciandosi. Sullo sfondo, in posizione centrale, l’artista ha dipinto la Chiesa Madre; e, a sinistra, si coglie uno scorcio del palazzo municipale. A destra è stato raffigurato il tradizionale percorso transennato della gara ippica, il Corso. Il dipinto, che sfilò una volta soltanto nel palio, si trova oggi conservato nel palazzo municipale. Con la sapiente e straordinaria regia di Carmelo La Rosa il 2000 segna la data in cui il Palio ippico raggiunse il suo massimo splendore prima dell’inarrestabile, progressivo declino. Nel 2003 l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Rudilosso introdusse la copertura di uno strato di sabbia sull’asfalto del Corso per consentire lo svolgimento del palio. Lo strato di sabbia avrebbe così attutito l’impatto degli zoccoli. Questo accorgimento, insieme a maggiori controlli durante tutte le fasi dello svolgimento della corsa, permise che il palio si disputasse sino al 2005. Nel 2006 i sul percorso, al posto della sabbia, fu applicato un tappetino di asfalto morbido. Il 2006 è anche l’anno in cui il Gran Palio ippico viene celebrato per l’ultima volta. Inizia così il lungo sonno del palio ippico dell’Ascensione. A rendere la situazione più disarmante, nel 2009 viene emanata una Ordinanza Ministeriale che dava applicazione a un provvedimento provvisorio deciso dal Ministero della Salute che inaspriva le norme per l’effettuazione dei pali, imponendo agli organizzatori rigidissime misure per la sicurezza degli animali e del pubblico: ricoprire la pista con materiale idoneo ad attutire l'impatto degli zoccoli, proteggere il percorso con adeguate paratie, garantire la presenza di un medico veterinario ippiatra, di un mezzo di trasporto per cavalli e rigidissimi controlli antidoping.Dal 2007 in poi, le varie amministrazioni comunali succedutesi hanno inoltrato la richiesta a poter effettuare il palio ippico sia alla Questura sia alla Prefettura, producendo dossier di considerabile importanza per dissolvere eventuali dubbi sul corretto trattamento dei cavalli e sull’adozione di adeguate misure di sicurezza per la loro tutela, insieme a quella dei fantini, degli artieri e degli spettatori. In questo frangente. anche la comunità civile fa sentire la sua voce con incontri promossi dalla locale Pro loco e con conferenze, dibattiti e pubblicazioni realizzati da associazioni ed organizzazioni presenti sul territorio. Floridia rivuole il suo palio. A battersi strenuamente per il ritorno del palio a Floridia è Davide Gozzo, presidente della Pro loco, l’«Uomo del Palio» al quale Floridia deve tanto: se oggi i cavalli continuano a correre lungo il Corso per l’Ascensione, in gran parte è merito suo. In tale contesto, l’attività svolta del Museo etnografico fondato e diretto da Nunzio Bruno e, alla sua scomparsa, dalla figlia Cetty, è stata fondamentale per avviare, per la prima volta nella storia della festa dell’Ascensione, una riflessione scientifica rigorosa sulla festa e sul palio ippico, coinvolgendo studiosi di discipline diverse e strappando definitivamente la memoria della festa alla mera eventografia locale. Un importante convegno, realizzato il 3 luglio 2015 presso la sala ‘G. Spada’ del palazzo municipale e promosso dall’amministrazione comunale con la consulenza del Museo etnografico ‘N. Bruno’ e con la partecipazione di storici, antropologi e studiosi di cultura popolare, getta le basi per affrontare la ‘questione’ storica e culturale della festa per cogliere elementi ‘positivi’ utili alla realizzazione di percorsi di sviluppo legati al turismo culturale e turistico. In tale occasione veniva proposta la elaborazione di un progetto per la definizione di un «circuito dei palii ippici di Sicilia» (S. Sequenzia) e di un distretto culturale legato alle peculiarità del territorio, «la via dei Siculi» (C. Bruno). Sulla spinta di queste sollecitazioni, l’amministrazione guidata dal sindaco Orazio Scalorino, con la Delibera di Giunta municipale n. 30 del 27-02-2013, inoltra alla Regione Sicilia la richiesta di iscrizione nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana - Libro delle Celebrazioni - della “Festa e Palio dell’Ascensione”. Tale iscrizione, grazie all’impegno e al lavoro encomiabile di Egidio Ortisi, sarà approvata il 25-06-2013 con Decreto n. 912 del 3 aprile 2014, dell’Assessorato per i beni culturali e l’identità siciliana. È il primo passo, questo, per un riconoscimento ufficiale e regionale del palio dell’Ascensione. Alla luce di queste importanti azioni politiche e culturali, il ‘Gran Palio ippico Città di Floridia’ tornava ad essere disputato il 5 luglio 2015, dopo ben nove anni di interruzione, con la competizione di cavalli mezzosangue su un tragitto ridotto (v.le Vittorio Veneto – via Roma), su pista di sabbia e con doppia protezione di transenne. La gara ippica, in questa edizione ‘filologicamente’ corretta, anche se poco apprezzata dagli esperti dal punto di vista tecnico, ed anche dal pubblico dal punto dello spettacolo, ritornava tuttavia al suo aspetto originario, rispettando l’antica tradizione attestante le origini contadine della gara durante la quale correvano solo cavalli mezzosangue. Dopo un periodo di incertezze e malumori, nel 2021 la pandemia mette nuovamente a tacere il palio. Sarà l’amministrazione Carianni, nel 2022, a inserire nel proprio programma amministrativo la realizzazione della tradizionale competizione ippica. Con un atto di indirizzo contenuto nella delibera di Giunta Municipale n. 43 del 20 aprile 2022, l’amministrazione Carianni manifesta «l’intendimento dell’A.C. ripristinare lo storico Palio ippico dell’Ascensione che da sempre ha suscitato l’interesse della cittadinanza floridiana e di un numerosissimo pubblico proveniente anche da varie province della Sicilia». L’atto in questione, che assume una importanza storica, getta le basi per rendere possibile il ritorno del palio a Floridia. Il palio ritorna ad essere celebrato il 2022, in una veste nuova in cui sono i mezzosangue di nuova generazione a gareggiare con fantini di antica e nuova tradizione, senza premi in denaro e con l’abbinamento dei quartieri dopo la disputa degli ottavi di finale. A vincere questa storica edizione sarà il cavallo Zingaro Baio montato dal fantino Carmelo Zappulla, abbinato al quartiere Piazza. Dopo il grande successo del 2022, il palio d’Ascensione torna a Floridia il 21 maggio 2023. Il quartiere Taverna, con il cavallo Arrajulida montato dal fantino Scalora, si aggiudica il Palio. Cosa ci riserverà l’edizione di quest’anno? Sicuramente, tanto divertimento, tanta passione e tanto senso di comunità, di accoglienza e di ospitalità, in linea con la tradizione floridiana. La corsa dell’Ascensione è festa di comunità e di affratellamenti. Una corsa lungo la Storia. (fine)
Salvo Sequenzia
3) 1 maggio 2024 - Il Palio dell'Ascensione di Floridia legato anche alla buona cucina