Palermo, Maria Falcone: addolorata per la cerimonia del boss in chiesa
"Per concludere le polemiche sui fatti della cerimonia a San Domenico per la quale sono molto addolorata penso che le nozze d'argento del boss Lo Presti con la consorte celebrate davanti alla tomba di mio fratello siano state un'offesa nei confronti sia di mio fratello Giovanni che dell'intera citta' di Palermo: San Domenico e' due volte sacra, per la chiesa e per la comunita' perche' qui riposano i palermitani piu' illustri e che sono d'esempio per tutti. I mafiosi sono assassini e spietati criminali e se i boss tentano con l'arroganza e il cattivo gusto di accreditarsi agli occhi della comunita' noi risponderemo chiaramente con la cultura e con l'impegno. I religiosi di San Domenico non si sono resi conto dell'errore che stavano per compiere". Lo dice Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone e sorella del magistrato assassinato dalla mafia il 23 maggio del 1992 con la moglie e gli agenti di polizia di scorta . "Tuttavia, credo sempre nella buona fede dei Domenicani, molto colti e attenti - aggiungendo- al valore della memoria. Questa pagina molto brutta si chiudera' il 23 maggio prossimo con una affollatissima, bella e sentita funzione religiosa a San Domenico per ricordare le vittime della strage di Capaci e idealmente tutte le vittime di mafia.